Che comunità è mai questa dove un uomo muore all’ospedale di Bracciano senza né amici e parenti che possano seguire i suoi funerali? Evidentemente è una comunità che ha smarrito il senso della solidarietà. L’uomo è deceduto il 5 gennaio. Dopo un carteggio tra Asl e Comune di Bracciano, l’acquisizione di preventivi da imprese funebri, il Comune di Bracciano ha disposto un impegno di spesa per “inumazione cittadino residente in stato di abbandono”. Il documento, una determinazione a firma del capoarea Antonio Bucefalo, sempre all’insegna dell’insulsa legge sulla privacy, non riporta le generalità di questo sventurato uomo che resta senza nome. Né viene indicato il luogo di sepoltura dove qualcuno potrebbe portare un fiore. Tutto ciò testimonia di una città senza cuore, né anima, stretta tra burocrazia, inefficienze, assenza di reti solidali. A Bracciano si può morire così.
Graziarosa Villani