Nella mattinata di sabato infatti, quattro aerostati hanno permesso ad alcuni fortunati visitatori di sollevarsi a qualche decina di metri da terra grazie ad alcuni “voli vincolati” appositamente allestiti, godendo così di una singolare esperienza di volo.
Al seguito di Aimo, la nutrita pattuglia di piloti di aerostato e relativi equipaggi che hanno permesso la realizzazione dell’evento, composta da Massimo Arnò, Paola Muzzioli, Salvatore Forgione, Paolo Boetti, Oscar Lombardo, Marco Marin, Fabrizio Ternavasio, Cristian Palazzini.
L’evento, completato da una mostra fotografica a tema, ha visto la partecipazione dell’Ente Parco Naturale Regionale di Bracciano e Martignano, che per l’occasione ha allestito all’interno dei primi due hangar del Museo una serie di reperti naturalistici attinenti il volo di alcuni animali ed aventi strettissima analogia logico-funzionale con molti dei velivoli esposti. Disponibile per i visitatori anche un box dedicato alla sperimentazione del volo virtuale.
Particolarmente apprezzati dal pubblico presente, inoltre, anche gli estemporanei display volanti di un velivolo Canadair dei Vigili del Fuoco e di alcuni velivoli ultraleggeri, anche biplani (repliche di velivoli storici), che a più riprese hanno sorvolato l’area museale. Molto coinvolgente anche il coreografico “night glow” serale, ovvero lo spettacolo notturno che ha chiuso la kermesse del sabato, con i bruciatori delle quattro mongolfiere che, azionati ritmicamente a suon di musica, hanno illuminato con vivaci e suggestivi giochi di luce l’area antistante il Museo.