Cobas
Alla vigilia del giorno della memoria – scive Cobas Tuscia in una nota – gira sui social un documento dal protocollo: RISERVATO.U.0000001.23_01_2024 delle ore 09:53 a firma di Anna Paola Sabatini che invita i dirigenti scolastici a “porre la massima attenzione per pervenire iniziative o comportamenti che possano turbare la serenità degli studenti e delle studentesse nonché il regolare funzionamento delle attività didattiche”. Segue richiesta di segnalare “ogni elemento di novità” al riguardo “allo scrivente Ufficio con la massima tempestività”.
Abbiamo subito pensato che il documento fosse una fake, cosa che speriamo ancora attendendo la smentita della dott.ssa Sabatini.
Ci hanno preoccupato il tono di censura e di controllo della circolare, la richiesta di tempestiva segnalazione, il messaggio che le scuole siano luoghi di iniziative e comportamenti in grado di turbare la serenità delle studentesse e degli studenti, la sfiducia che la circolare esprime per i docenti, il ruolo di delatori che affibbia ai dirigenti scolastici… ma non solo…
Ad allarmare il Direttore generale sono i vaghi “scenari internazionali di crisi”in cui la Giornata della Memoria viene a cadere quest’anno. Non sono gli scenari internazionali a preoccupare la nostra Dirigente ma gli effetti di questi sulla commemorazione. Mah! Ma quali sono questi non nominati scenari?
La distruzione della popolazione Palestinese ad opera dello stato di Israele. Questo la dirigente non scrive, ma lascia intendere.
Ventiquattromila morti, sessantatremila feriti. In due mesi di guerra.
Uno sterminio vero e proprio, un principio di totale negazione dell’altro che troppe volte nella storia abbiamo vissuto.
Cosa si teme quindi che accada nelle scuole e che sia fonte di turbamento per i ragazzi?
Quello che la stessa direttrice in altra circolare, non riservata (registro ufficiale.U0005178. 24.01.2024) esplicitamente scrive (dopo aver correttamente ricordato tutte le vittime dei campi di sterminio) invitando le scuole ad: “approfondire il passato dei genocidi per fare luce sul presente, raccontare le sofferenze per permettere di comprendere meglio quanto è successo ieri e fare in modo che non possa replicarsi”.
Allora, pura retorica questa seconda circolare.
Speriamo comunque invece che questa circolare non sia una fake.
Quello che le scuole dovrebbero già avere fatto e dovrebbero continuare a fare è invitare i ragazzi a riflettere su quegli scenari internazionali, sulla crisi mondiale, sull’escalation delle guerre, sul coinvolgimento del nostro paese e dell’Europa, sul fallimento dei tentativi di pace, sulle guerre imperialiste… leggendo magari anche le parole di Mattarella: “Le ideologie di superiorità razziale, la religione della morte e della guerra, il nazionalismo predatorio, la supremazia dello Stato, del partito, sul diritto inviolabile di ogni persona, il culto della personalità e del capo, sono stati virus micidiali, prodotti dall’uomo, che si sono diffusi rapidamente, contagiando gran parte d’Europa, scatenando istinti barbari e precipitando il mondo intero dentro una guerra funesta e rovinosa”.
E la Commemorazione della Giornata della Memoria proprio a questo serve, da sempre.
Ricordare, perché la storia non si ripeta, perché una nuova e sanguinosa guerra a “pezzi” è già scoppiata, perché occorre opporsi ad ogni invio di armi, perché le vittime delle guerre sono sempre le popolazioni indifese, perché gli stermini e i genocidi escano dalla storia.
Inoltre alle preoccupazioni di questa “allarmata” e minacciosa dirigente facciamo presente che: l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento, come recita la nostra bistrattata carta Costituzionale. Che sia rispettata almeno in questo, nella scelta legittima e morale da parte degli insegnanti di educare alla pace e alla consapevolezza.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.