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Matteotti: Compagnia carabinieri Bracciano indaga per “apologia del fascismo” e vilipendio

Apologia

Dopo l’oltraggio al monumento a Riano nel luogo dove venne rinvenuto il cadavere di Giacomo Matteotti la Procura di Tivoli sta procedendo nei confronti di ignoti per vilipendio e apologia del fascismo. Si procede in particolare per  Vilipendio aggravato del monumento dedicato al ricordo del ritrovamento del cadavere dell’onorevole Giacomo Matteotti (artt. 408 c.p. e 61 n. 1 c.p.) ed Apologia del fascismo (art. 4 legge 20 giugno 1952 numero 645, cd legge Scelba). L’articolo in particolare prevede che “Chiunque, fuori del caso preveduto dall’art. 1 ( Riorganizzazione del disciolto partito fascista ndr), pubblicamente esalta esponenti, principii, fatti o metodi del fascismo oppure le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista e’ punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a lire 500.000. La pena e’ aumentata se il fatto e’ commesso col mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione o di propaganda. La condanna importa la privazione dei diritti indicati nell’art. 28, comma secondo, n. 1, del Codice penale per un periodo di cinque anni.

I fatti sono stati commessi a Riano nella notte tra il 17 e il 18 giugno 2024.

Nel Comune di Riano, in via Flaminia località Quarta, è edificato il monumento in ricordo del luogo ove fu ritrovato, in data 16 agosto 2024 il corpo del deputato Giacomo Matteotti rapito e assassinato il 10 giugno 1924. 

Nella mattinata del 18 giugno 2024 la polizia municipale di Riano ha accertato che ignoti, presumibilmente nel corso della notte, avevano deturpato il monumento apponendo con una bomboletta spray di colore nero la scritta “viva fascio” e altri segni. Si indaga per apologia del fascismo. 

Il vilipendio è avvenuto a distanza di pochi giorni dalla cerimonia pubblica del 10 giugno 2024 nel corso della quale è stato celebrato dalle istituzioni il centenario dell’omicidio dell’onorevole Matteotti, con deposizione di una corona di fiori, anch’essa risultata deturpata, deposta per conto del Presidente della Repubblica italiana.   

Sono state delegate tempestivamente indagini ai Carabinieri della Compagnia di Bracciano, competente per territorio, che sono già in azione per individuare i responsabili del grave atto vandalico commesso a pochi giorni di distanza dal centenario dell’assassinio dell’onorevole Matteotti. 

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