Concerto in occasione dei festeggiamenti per il patrono. Soddisfatta per l’accoglienza ricevuta il cavaliere Adriana Rasi, presidente de Il Cantiere dell’Arte
Spiritual e gospel di grande effetto coinvolgente ieri a Manziana nella chiesa di San Giovanni Battista in occasione dei festeggiamenti del patrono. All’ombra della grande statua del santo, portata in processione nei giorni scorsi per le vie del paese, è tornato ad esibirsi il coro dei St John’s Singer, i Cantori di San Giovanni appunto, che dopo aver animato la messa delle 19, hanno dato vita a un concerto.
In una chiesa gremita, il coro ha interpretato alcuni brani celebri del repertorio gospel accanto ad alcuni brani più moderni. Molto apprezzata, e non poteva essere altrimenti, la vocalità di Fatimah Provillon cantante gospel proveniente dal New Jersey. Tra il pubblico anche il sindaco di Manziana Alessio Telloni, accompagnato da alcuni membri della sua giunta, che, quando il coro mosse i primi passi, era stato un corista.
La travolgente musica ha coinvolto tutto il pubblico presente. Chiesti numerosi bis. Ancora una volta il coro ha dimostrato una grande bravura. Preziosa, come sempre, la direzione del maestro Alessandra Paffi oltre l’accompagnamento dei musicisti Alessandro Aloisi al pianoforte, Riccardo Colasante alla batteria e Ivano Sebastianelli al basso. Molti applausi hanno accolto anche le interpretazioni dei vocalist solisti Raffaela Agozzino, Alessandro Coppola ed Enrico Biferari.
Per il coro è stato un ritorno a casa. Fu infatti proprio nella chiesa di San Giovanni Battista che il coro, oltre 30 anni fa, mosse i suoi passi verso un successo che è andato sempre in crescendo e che li ha portati a diffondere il messaggio gospel di solidarietà e fratellanza in grandi teatri e piazze ma anche in carceri, case di cura, etc. Nel tempo il repertorio si è andato arricchendo di nuovi brani. Molto importanti le collaborazioni per progetti specifici quale quello con l’Ambasciata di Haiti presso la Santa Sede nel 2004 in occasione del bicentenario dell’indipendenza dello Stato centroamericano, quello “Tutti figli dello stesso mare” che li ha portati a cantare a Lampedusa nell’aprile del 2017. Soddisfatta per l’accoglienza ricevuta dal pubblico manzianese il cavaliere Adriana Rasi, presidente de Il Cantiere dell’Arte dal quale, come una costola, nel 1991 nacque il coro.
Un prodotto culturale che piace ed aggrega e che ha coinvolto negli anni un gran numero di coristi. Il coro, ora, sembra camminare sulle proprie gambe in un continuo rinnovamento. Del resto, tra guerre in atto e viaggi della speranza nel Mediterranneo, il messaggio di fratellanza e solidarietà tra popoli degli afroamericani tipico dei gospel e degli spiritual delle origini, ha ancora necessità di essere diffuso ad ogni latitudine.
Qui link al video di un momento del concerto: https://youtu.be/jrkjzn_bo0I