mozzoni

Il Comune di Manziana, in collaborazione con la Regione Lazio e l’Associazione “Zucche Allegre”, celebra l’8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna, con l’evento “Senza Rossetto”. Sarà una giornata ricca di appuntamenti, nell’ambito di un progetto, vincitore del bando regionale, che ripercorre la storia del voto alle donne e l’importanza dell’emancipazione femminile.

All’interno delle azioni previste dalla Regione Lazio nella campagna di sensibilizzazione sulla pari dignità e sul rispetto tra uomo e donna,  il progetto intende intitolare una Piazza ad Anna Maria Mozzoni per ricordare una delle pioniere del movimento femminista che per tutta la vita si batté per la concessione del diritto al voto alle donne italiane. Nella toponomastica cittadina sarebbe il primo riconoscimento ad una donna che, seppur non correlata a personalità attinenti la storia del paese, tanto ha contribuito a livello nazionale nel tracciare il lungo percorso di emancipazione femminile, arrivando nel 1878 a rappresentare l’Italia al Congresso Internazionale per i diritti delle donne di Parigi.

Il titolo del progetto, “Senza Rossetto”, prende il nome dall’invito con il quale si chiedeva alle donne di andare a votare il 2 giugno del ’46 per non sporcare la scheda, che doveva essere umettata e incollata, pena l’invalidazione.

Il luogo individuato è il largo dove è posizionato uno degli antichi lavatoi del paese ormai in disuso. Attraverso raccolte fondi e sponsorizzazioni di privati sono già previste azioni di restauro e trasformazione in grado di restituire alla cittadinanza un bene collettivo di forte valore simbolico affinché torni ad essere un luogo di aggregazione sociale entro la fine di questa legislatura.

I lavatoi rappresentano dei veri e propri monumenti in ricordo delle fatiche e dei sacrifici di generazioni di donne. Erano il simbolo del lavoro femminile e della cultura di un’intera comunità, testimoni delle lunghe e faticose ore del loro lavoro ma anche uno dei pochi luoghi di aggregazione delle donne con un’importante funzione sociale. Per decenni hanno rappresentato non solo uno spazio in cui le donne potevano incontrarsi senza la presenza degli uomini, scambiarsi informazioni e pettegolezzi, partecipare alle gioie ed alle disgrazie delle une e delle altre, ridere, piangere e cantare, riflettere sulla condizione della donna, ma anche una delle poche fonti di reddito per le donne più povere che andavano a lavare i panni altrui a pagamento.

Attraverso il lavoro sinergico con l’APS Le Zucche Allegre che  è riuscita a coinvolgere le associazioni del territorio e le associazioni di 5 regioni italiane nell’evento “#libere di volare” e le cui finalità statutarie prevedono la promozione della parità di genere, azioni di inclusione sociale ed empowerment  delle donne, il progetto propone quindi:

  • Intitolazione dello slargo, già Largo del Lavatoio, ad Anna Maria Mozzoni per ricordare il lungo percorso storico con cui si arrivò nel 1945 a riconoscere il diritto al voto alle donne italiane
  • Realizzazione di un murales sulla parete interna del lavatoio

Anna Maria Mozzoni, una delle figure più importanti della vita politica italiana e internazionale fra Ottocento e Novecento, sensibile alle questioni sociali e politiche, impegnata su temi come l’istruzione femminile, il lavoro delle donne, la parità dei diritti.  Nel 1878, Mozzoni rappresenta l’Italia al Congresso internazionale per i diritti delle donne di Parigi. L’anno seguente fonda a Milano la Lega promotrice degli interessi femminili, un’associazione che si batte per i diritti civili e politici delle donne. 

Alle 15 è in programma la intitolazione e la presentazione del murale di Maria Prestigiacomo. Alle 16 alla sala Titina De Filippo proiezione di testimonianze di donne manzianesi e del docufilm “Senza Rossetto” alla presenza della regista Silvia Profeta in collaborazione con Regesta.exe e Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.