L’opposizione di Bracciano, che in due anni si è segnalata per una presenza in consiglio comunale saltuaria e vuota (nel senso di completamente priva di ogni iniziativa volta al bene comune) torna alla carica con la sua attività preferita: cercare di sabotare i progetti per la città. Nello specifico il loro bersaglio è il progetto di riqualificazione del lungolago Argenti, progetto parte del programma elettorale che ha vinto le elezioni e oggetto di un finanziamento da fondi PNRR; ebbene in una nota firmata dai consiglieri di minoranza di quasi 60 pagine inviata a tutti gli enti preposti alla filiera del progetto (ed oltre, tanto per connotarsi come implacabilmente invisi a Bracciano) diffidano l’amministrazione ad effettuare lavori, a loro dire, non conformi.
Ora, vanno fatte almeno due considerazioni; la prima è di metodo e quello è sotto gli occhi di tutti coloro che riescano ad andare al di là del tifo da stadio: la minoranza, incapace di azione politica, tenta senza successo, e goffamente, la strada amministrativa per intestarsi, miserevolmente, il fallimento di un’opera pubblica; la seconda è di merito: facendolo senza perizia né ragioni di causa non ottengono altro che generare pressione nei confronti degli uffici e delle ditte (metodo che per qualcuno è il solo concepibile per fare “politica”) provano così a rallentare i normali iter amministrativi. Ora purtroppo per loro tutti gli enti, soprintendenza inclusa hanno confermato la legittimità dei lavori che verranno eseguiti. Proprio oggi due note della Regione Lazio, inviate in replica ad alcune delle innumerevoli segnalazioni fatte dall’opposizione in questi mesi per contestare il progetto, confermano le ragioni del Comune sull’opera pubblica affidata in appalto.
Tutto il resto, non interessato ai lavori, sarà oggetto di conferenza dei servizi a Gennaio 2024 come prescritto dalla legge. Con buona pace di chi rema contro Bracciano
Cosi in una nota il sindaco di Bracciano