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Legambiente Lazio parte civile processo disastro Lago di Bracciano

In sede di udienza preliminare il 12 ottobre del processo, relativo all’abbassamento del livello del lago di Bracciano del 2017, conseguenza delle captazioni del gestore del servizio idrico, Legambiente Lazio è stata ammessa come parte civile. 

“Grazie al lavoro del nostro Centro di Azione Giuridica, saremo parte civile nel processo per il disastro ambientale del Lago di Bracciano – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – continuando a stare al fianco di un territorio che si è ritrovato in una situazione inimmaginabile, perdendo molta della biodiversità dell’area lacustre con l’abbassamento di quasi due metri del livello del lago. Invece di affrontare velocemente il grave problema delle condutture colabrodo con dispersione oltre il 40%, il gestore riempiva il flusso degli acquedotti romani svuotando il Lago, con le conseguenze incredibili che abbiamo poi conosciuto, in un’estate durante la quale il lago sembrava scomparire pian piano”. 

Legambiente parteciperà quindi al processo che parte questi giorni e che vedrà imputati membri dell’allora consiglio di amministrazione di Acea e alcuni privati. L’atto di costituzione per l’associazione ambientalista è stato predisposto dall’avv. Marina Cenciotti membro del CEAG (Centro di Azione Giuridica) di Legambiente Lazio e l’avv. Diego Aravini presidente del CEAG che seguiranno il processo. 

Inoltre Il Comune di Bracciano il 14 ottobre ha adottato una delibera con la quale delibera di procedere alla costituzione di parte civile nel giudizio mediante conferimento di specifico incarico legale avvocato che patrocini e difenda le ragioni dell’Ente,

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