Sabato 13 gennaio alle 17 al Granarone verrà presentato il libro testimonianza degli errori che hanno causato la morte di Elisabetta Federico. Una vita spezzata in quella che ancora oggi è considerata un’eccellenza sanitaria italiana. Mai più come per Lisa è il mantra dei genitori che scrivono un libro dal titolo Le Tre Vite di Lisa. Il libro denuncia scelte sanitarie discutibili.
Nasce L.I.S.A (Lottiamo Insieme per la Salute degli Adolescenti). Si lavora per introdurre negli ospedali la figura di mediatore medico-scientifico che possa spiegare le diagnosi e le terapie mediche ai famigliari del malato, mettendoli in condizioni di concordare sulle cure o chiedere una seconda opinione. Affinché emerga la verità.
É una storia di amore non facile da ascoltare. É la storia di Lisa, una ragazza di 17 anni la cui vita è stata stroncata dalla modalità sbagliata con la quale uno staff di medici ha affrontato la sua patologia, guaribilissima. Lisa Federico era affetta da una patologia del sangue seria ma curabile, definita RCC. Una patologia non oncologica trattabile con cure farmacologiche o ricorrendo, è il suo caso, ad un trapianto di midollo osseo. Proprio per l’infusione Lisa fu ricoverata all’ospedale Bambino Gesù di Roma dove è morta il 3 novembre 2020. Causa del decesso: l’infusione di midollo completo di 350 millilitri di globuli rossi incompatibili. Fin dall’inizio era chiaro ai sanitari che la donatrice non era idonea per età, peso corporeo e gruppo sanguigno incompatibile con quello di Lisa, eppure, l’equipe medica ha proseguito nel trapianto, risultato fatale. Per massimizzare tempo e denaro?