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“LE TRE VITE DI LISA” di Margherita Eichberg e Maurizio Federico a Bassano Romano

LE TRE VITE DI LISA” di Margherita Eichberg e Maurizio Federico a Bassano Romano sabato 11 ottobre, ore 16:30, Palazzo Odescalchi Giustiniani, Sala di Fetonte

Continua il tour di presentazione del libro “Le tre vite di Lisa”, che sabato 11 ottobre prossimo approderà a Bassano Romano a Palazzo Giustiniani Odescalchi, nella prestigiosa Sala di Fetonte, recentemente restaurata.

50esima tappa a 59 mesi dalla scomparsa della 17enne Elisabetta Federico – malata ematologica non oncologica – avvenuta a seguito di un trapianto di midollo osseo eseguito con infusione di globuli rossi di gruppo sanguigno non compatibile. Lisa era figlia del soprintendente Margherita Eichberg e del biologo dell’ISS Maurizio Federico, autori del libro.

Si parlerà di diritti dei malati, di procedure sanitarie e di cautela nella loro applicazione, di donazioni consapevoli di sangue e componenti ematiche: un dono, quest’ultimo, da ‘custodire’; ma anche da promuovere. Tanto più grazie alla presenza del presidente dell’Avis (sezione di Bassano Roman), dott. Michele Catone.

Una presentazione arricchita dei contributi scientifici del dott. Luca Laurenti, responsabile del laboratorio di tipizzazione HLA del Policlinico Umberto I e del dott. Quinto Tozzi, cardiologo, già ispettore Age.Na.S..

Chi dona il sangue dona la vita”, il motto dell’Avis. Da qui si parte per tornare a parlare di dono, del sangue e della vita che non dovrebbero essere mai negati a nessuno, e la vita mai messa a rischio dalle pratiche sanitarie.

I genitori di Lisa, deceduta a novembre 2020, lasciano messaggi sulle pareti dei reparti che negli anni seguenti hanno voluto aiutare con l’associazione intitolata alla figlia. Una frase fa da incoraggiamento, nella sala infusioni del reparto emo-trasfusionale del Policlinico Umberto I: “Guarirai abbracciato dal mio sguardo. Guarirai per l’amore e la competenza che qui tutti ti vogliono donare …”.

L’associazione si attiva per la rinascita della sanità pubblica degli adolescenti. Per il diritto alle alternative. Per il diritto di scelta tra più strutture.

Due anni fa, nella ricorrenza del terzo anno dalla scomparsa della ragazza, è stata posta una targa sotto un olivo pluricentenario della Tenuta Palazzetto Merge a Frascati, che recita: “Il vostro fare sia tenace come la mia presenza”, perché Lisa vive nella mobilitazione dell’Associazione e di tutti quelli che si battono per la sua causa.

Non tutti potranno specchiarsi in me”, era stato scritto l’anno prima sulle rive del biolago del Casale Anio Novus di Castel Madama, vicino Tivoli. Chiaro richiamo ad un operato non sempre limpido di quanti l’hanno avuta in cura nei pochi mesi del suo disturbo benigno.

Ed ora lo slogan sarà “tutti insieme per cambiare la sanità’” dal predominio dei poteri e dei monopoli.

Nella tenuta agricola Fonte di Papa, al confine tra Roma e Monterotondo, fu piantata una coppia di olivi nella ricorrenza del primo anno dalla morte. I loro rami furono legati, “Uniti in un abbraccio che non vuole tradire”.

La presentazione del libro si avvarrà del pensiero conclusivo della scrittrice Ippolita Di Lecce e della presenza della direttrice delle Ville Monumentali, dott.ssa Marta Ragozzino. A moderare, la dott.ssa Antonella Saliva, Associazione La Fenice.

La sala di Fetonte è quanto mai consona, riprendendo l’immagine dell’albero che germoglia, quasi a generare nuova vita. L’episodio mitologico vede Zeus adirato con Fetonte per la sua irriverenza ed arroganza, per la presunzione mostrata nel voler condurre il carro solare per un giorno intero. Per punirlo Zeus colpisce il carro con un fulmine e fa cadere Fetonte nelle acque del fiume Eridano, dove annega, compianto dalle sorelle Eliadi, che dalla disperazione si trasformano in pioppi e le loro lacrime si tramutano in ambra.

Ecco dunque l’invito lanciato dall’associazione, che mette in guardia dall’avventatezza  dall’imprudenza di Fetonte: “Che tutti possano rispettare il vostro dono, strumento di vita da infondere con amore”: questo si legge sulla targa apposta all’ingresso del centro donatori del Policlinico di Roma.

Il rispetto del paziente è quello che tutti sperano. E “Mai più come per Lisa”, è il grido che si leva davanti al Bambino Gesù, dove è morta, il giorno 3 di ogni mese, da quel maledetto 3 novembre 2020, quando è deceduta, fra forti dolori, dopo sole due settimane dall’infusione del midollo che doveva curarla.

Il libro ripercorre tutte le tappe della breve vita di Lisa: dall’adozione in Ucraina sino al calvario della breve malattia, conclusasi nel peggiore dei modi. Oggi Lisa rivive, in una quarta vita fatta di attivismo civico.

Ed è anche questo che accompagna i genitori nel pellegrinaggio narrativo che oggi fa tappa a Bassano.

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