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 “Le 21 Madri Costituenti, 2 Giugno 1946”: mostra a Bracciano

Costituenti

Inaugurata  ieri mattina alle ore 10:30  al chiostro degli Agostiniani a Bracciano al centro storico la mostra a cura del coordinamento nazionale ANPI donne, con la collaborazione della sezione ANPI di Bracciano ed il patrocinio del Comune di Bracciano “Le 21 Madri Costituenti, 2 Giugno 1946”.

Ha introdotto la mostra Ornella Boccato. E’ intervenura poi Marina Pierlorenzi, segretaria ANPI provincia di Roma. L’evento è stato caratterizato inoltre da alcune letture da parte di Luigia De Michele dell’ANPI di Bracciano.

La mostra dedicata alla Madri Costituenti sarà visitabile dal 20 al 26 maggio, nei giorni festivi dalle  10 alle 13 e dalle  16 alle 19, nei giorni feriali dalle 10 alle 13.

La mostra è dedicata alle 21 donne che si sono distinte per il loro impegno e che grazie al loro apporto hanno contribuito ad avere oggi una costituzione moderna ed attuale. Sono Adele Bei, Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Maria De Unterrichter Jervolino, Filomena Delli Castelli, Maria Federici Agamben, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Angelina Merlin, Angiola Minella Molinari, Rita Montagnana, Maria Nicotra Verzotto, Teresa Noce, Ottavia Penna Buscemi, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi e Vittoria Titomanlio. 

«In un’Italia appena uscita da cinque anni di guerra totale e dai diciotto lunghi mesi dell’occupazione nazista e della guerra civile – commenta Dario Cavinato di Anpi Bracciano –  le ventuno Madri Costituenti, provenienti in larga parte dall’esperienza della Resistenza, seppero rappresentare la volontà delle donne italiane di far proprio quello spazio politico che era rimasto loro precluso sin dall’unità d’Italia, spesso sfidando pregiudizi e pareri ostili, espressione di una società ancora profondamente maschilista e patriarcale, espressi da parenti, mariti e compagni di partito. L’operato di queste donne straordinarie rappresentò il primo passo nel cammino verso l’eguaglianza sostanziale dell’uomo e della donna, che proprio nell’articolo 3 della Costituzione trovò espressione grazie al tenace impegno di una di loro, Teresa Mattei, destinato a proseguire con l’accesso delle donne alla magistratura, le campagne referendarie su divorzio e aborto, la riforma del diritto di famiglia, l’abolizione dell’istituto del matrimonio riparatore e del “delitto d’onore”, il riconoscimento dello stupro quale reato contro la persona e ancor oggi non giunto a compimento. La loro storia è d’esempio a tutte le cittadine e tutti i cittadini che, nello spirito della Costituzione, si battono per la sua piena attuazione e per un concreto rinnovamento della società all’insegna di essa».

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