Il compostaggio di prossimità buona prassi per l’economia circolare. Le proposte fatte al webinar dell’8 luglio di Italian Circular Economy Stakeholder Platform
Il compostaggio di prossimità buona prassi che rientra a pieno titolo nell’economia circolare. Tutti i vantaggi di questa pratica sono stati illustrati da Silvia Coscienza, membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana compostaggio e responsabile per la Sicilia, nel corso del webinar che si è tenuto l’8 luglio scorso ed organizzato ICESP- Italian Circular Economy Stakeholder Platform, piattaforma Italiana degli attori per l’Economia Circolare
Con molta chiarezza ed incisività, dati alla mano, Coscienza ha indicato come il compostaggio di prossimità per il trattamento dei rifiuti organici, che costituiscono circa il 40 per cento dei rifiuti prodotti vada incentivato e promosso proprio in applicazione di una sempre maggiore economia votata all’impiego circolare delle risorse.
Rivolgendosi ai singoli cittadini, piccole comunità, aziende agricole, soggetti della grande distribuzione, mercati rionali e aziende di gestione di igiene urbana, il compostaggio di prossimità per una sua maggiore diffusione richiede alcune importanti novità.
Al riguardo Coscienza, nell’occasione, ha avanzato alcune specifiche proposte. “E’ importante – ha sottolineato – che la tariffazione puntuale venga estesa alla componente organica del rifiuto e che venga eliminato il parere preventivo delle Agenzie di Protezione Ambientali sugli impianti di compostaggio di prossimità da realizzare”.
Per l’Associazione Italiana Compostaggio è il Comune il soggetto pubblico maggiormente indicato per l’attuazione di questa buona pratica.
Tra i casi citati quello attuato a Melpignano, in provincia di Lecce, per il quale si è rilevata fondamentale la volontà di una amministrazione sensibile e motivata.