A Caprarola si è svolta l’ultima giornata di Goletta dei Laghi 2025 nel Lazio, con una vasta analisi della condizione ecologica per il Lago di Vico. Dalle analisi di Legambiente non sono emerse criticità da scarsa o mancata depurazione.
Con una analisi approfondita dei parametri chimici, raccontata da tecnici esperti e conoscitori del Lago, è emersa però una grave condizione ecologica complessiva: la pressoché totale mancanza di ossigeno nell’acqua tra 15 e 170 metri di fondale, una pesantissima presenza di fosforo derivato dalla massiccia azione dei nutrienti usati in agricoltura, acqua con temperature in vertiginoso aumento e quantità totale della risorsa idrica; queste le criticità focalizzate. All’appuntamento hanno partecipato tra gli altri Pietro Paris ricercatore dei parametri di criticità sui laghi della provincia di Viterbo, il sindaco di Ronciglione Mario Mengoni, Alessandro Pontuale, commissario della Riserva Naturale Regionale del Lago di Vico.
“Anche quest’anno torniamo su un lago splendido per il contesto naturale che lo circonda – dichiarano Roberta Postiglioni presidente Legambiente Lago di Vico e Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – rimettendo insieme le istituzioni perché siamo aggredite tutte le criticità di un magnifico ecosistema. La bellezza del lago di Vico è messa a dura prova da eutrofizzazione, anossia, fioriture algali, temperature sempre più elevate e un sistema idrico complessivo che risente chiaramente della febbre del pianeta e degli scarsi eventi meteorici. Non possiamo che lavorare tutti, per le scelte migliori, grazie alle quali consentire uno sviluppo turistico sostenibile e la riqualificazione ecologica; e quindi va dato ampio spazio alla migliore agricoltura con la quale fermare gli impatti dei nutrienti chimici, ma anche alla realizzazione di vasche di contenimento nelle aree rivierasche per intercettarli prima che entrino nel lago. Con i tanti progetti in campo, con la riserva regionale, l’Università della Tuscia, gli amministratori e le preziose sapienze tecniche territoriali, continueremo a collaborare per percorrere le migliori strade a difesa della biodiversità e dello sviluppo sostenibile, per l’enorme volume idrico del lago, le grandi aree boschive circostanti e tutto il tessuto socio-economico della Tuscia meridionale”.