L’arte dal fuoco passando da creature uniche come gli alberi. In natura nulla si crea ma tutto si trasforma. E da un bosco bruciato può nascere un percorso natura scolpito a mano. E’ quanto sta sorgendo, scultura dopo scultura, nella Pineta di Martignano, andata in fiamme nel luglio 2017, piantata negli anni Ottanta dall’allora amministrazione comunale di Augusto Montori e distrutta dalla violenza del fuoco.
Tra i ruderi degli alberi caduti opera in solitaria un artista d’eccezione che unisce la passione per la musica a quella dell’arte. Sta prendendo forma così a poco a poco DEUS SIVE NATURA un progetto di sensibilizzazione di salvaguardia ambientale di Gian Michele Montanaro in arte ANGEL. A fare da testimoni in un messaggio di sicura valenza gli animali stessi che questi ambienti popolano: gufi, rospi, scoiattoli, serpenti ed altri.
Il percorso è stato sviluppato sugli alberi morti, per mano dell’uomo a seguito di un incendio doloso, lungo il sentiero della pineta del lago di Martignano ad Anguillara Sabazia.
“Si tratta di “sculture a tempo” – spiega l’artista – che costituiscono un percorso che invita all’amore e all’entusiasmo che dobbiamo sempre riservare alla vita in ogni sua forma, amandola e tutelandola attraverso il rispetto incondizionato della natura. Sono “sculture a tempo” perché
Di conseguenza ogni scultura ha una sua identità: realista, astratta o fumettata in virtù del fatto che ogni legno presentava, al momento dell’incisione, delle caratteristiche e dei limiti diversi”.
E’ senz’altro una riappropriazione del territorio ma anche una denuncia per un ambiente esposto alle minacce e in parte abbandonato a sé in uno dei luoghi all’interno di un’area protetta non a caso in una zona accessibile solo ai pedoni o con speciali autorizzazioni. E’ un invito a meditare oltre che una sollecitazione a recarsi sul posto per ammirare una mostra sui generis che il tempo può erodere lasciando solo dietro di sé l’evocazione di un ricordo.
DEUS SIVE NATURA è un progetto personale di Gian Michele Montanaro in arte ANGEL. Si compone di: 9 figure che ritraggono animali del bosco (presenti anche nella fauna del luogo), 2 scritte incise sui tronchi caduti e una figura umana conclusiva che invita al rispetto dell’ambiente e della natura.
Graziarosa Villani
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