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Lago di Bracciano: Finalmente archeologia a Anguillara Riscoperta

Storica giornata di studi voluta dal vicesindaco Paola Fiorucci moderata da Carlotta Schwarz della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale

Un evento che si attendeva da decenni e che dà finalmente il giusto riconoscimento all’archeologia di Anguillara che data almeno ottomila anni tra presenze neolitiche, etrusche, romane paleocristiane. Ha avuto il senso di una giornata storica l’iniziativa “Anguillara Riscoperta” che ha riunito ad Anguillara un gran numero di esperti dando conto dello stato dell’arte delle numerose ricerche archeologiche in corso nel territorio. A volere fortemente questo incontro il vicesindaco di Anguillara Paola Fiorucci. Un impegno notevole che va a colmare un vuoto di comunicazione del quale finora si era resa responsabile la soprintendenza competente. Carlotta Swartz questa volta ci ha messo a faccia e ha coordinato la serie di interventi. Gli sviluppi del progetto Sabatia Stagna avviato nel 2004 sono stati illustrati dal professor Giuseppe Cordiano dell’Università di Siena. Rutilia Polla, l’antica matrona romana, proprietaria della villa Angularium oltre che dei diritti di pesca sul lago sono stati al centro di un interessante relazione sulla domus che ha dato il nome ad Anguillara. Altro importante intervento quello sul villaggio sommerso della Marmotta. Mario Mineo ha ricordato i suoi 30 anni di attività sul lago, le 18 campagne di scavo, ribadendo l’eccezionalità della “Pompei preistorica” che restituisce a distanza di 8mila anni reperti incredibili grazie alla conservazione del limo in profondità. Una miniera archeologica che arriva a circa 2 ettari indagata solo in parte. Nasce da qui l’idea di dare vita sul lago ad un vero e proprio centro di archeologia subacquea sperimentale. Inediti finora poi i dati riferiti sui rinvenimenti nelle aree adiacenti allo stabilimento dell’Acqua Claudia oggetto di indagini da parte di Italferr. Si è parlato del rinvenimento di un macinatoio, probabilmente per la canapa, mentre resta ancora top secret, ma sarà oggetto – come ha assicurato Schwarz – di nuove comunicazioni a breve la vera e propria necropoli rinvenuta in loco. Di interesse anche l’intervento sulle Mura di Santo Stefano, villa praetoriana del II secolo d.C., davvero eccezionale per i tre piani, oggetto di indagine anche dell’architetto Pirro Ligorio. Coinvolgente anche la relazione su Casale di Spanora della ricercatrice indipendente Tiziana Sgrulloni. Comunicazioni non esaustive sono state date inoltre sui tracciati della via Clodia coinvolti dai cantieri Italagas e sulle sepolture rinvenute a Ponton dell’Elce. Si è parlato inoltre del villaggio preistorico Pescara (poco distante da La Marmotta) , della villa romana dell’Acqua Claudia, compresa una relazione su un affresco paleocristiano in una nicchia recentemente riportata alla luce. Annunciata poi una pubblicazione sulle ricerche riguardanti il complesso ex conventuale di San Francesco. L’archeologia finalmente si muove ad Anguillara confermando una ricchezza che va messa al centro di politiche culturali e di promozione turistica territoriale facendo leva, come si sta tentando, sulle professionalità locali.

Graziarosa Villani

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