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Lago – carabinieri denuciano 17 persone per presunte violazioni codice navigazione e testo unico edilizia in stabilimenti lungolago Argenti a Bracciano

Denunciate 17 persone a piede libero ritenute responsabili a vario titolo di violazione al Codice di Navigazione e al testo unico dell’edilizia in relazione a stabilimenti balnerari presenti sul lungolago Argenti a Bracciano.

Lo annuncia una nota dei carabinieri diffusa questa mattina . Ad effettuare i controlli i carabinieri della locale stazione, cooadiuvati dalla motovedetta dei carabinieri. Nella nota si afferma che “acuni titolari di locali e stabilimenti balneari da tempo, avevano occupato aree demaniali sulla riva del lago in assenza delle relative concessioni demaniali, modificando – in alcuni casi – anche l’assetto edilizio infrastrutturale senza aver ottenuto alcuna autorizzazione comunale”.

“Nel corso delle  verifiche eseguite con la collaborazione del personale specializzato della Regione Lazio -prosegue la nota – sono state rilevate irregolarità analoghe sia per una costruzione sia per una porzione della passeggiata sul lungolago. Un servizio analogo nei mesi scorsi ha interessato anche gli stabilimenti di Anguillara. Furono denunciati 21 dei titolari di stabilimenti balneari ubicati ad Anguillara Sabazia, responsabili di analoghi illeciti”.

Nella nota i carabinieri ricordano inoltre la denuncia  di altre 20 persone per captazione senza autorizzazione di acqua dal lago di Bracciano, una denuncia che risale allo scorso anno (si veda al riguardo articolo di La Repubblica

La sindaca grillina di Roma (città che detiene il 51 per cento delle azioni di Acea Ato 2) con molta nonchalance e con grave discredito per il lago ebbe a dichiarare in quei giorni che le denunce anziche 20 erano 200. 

Non si ricorda tuttavia nella nota odierna dei carabinieri che lo scorso anno è stata effettuata anche una perquisizione presso la sede Acea. Il 27 luglio scorso in particolare una nota degli stessi carabinieri precisava testualmente che “si rappresenta che sono state presentate più denunce alla Procura della Repubblica di Civitavecchia che ha delegato le indagini ai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Roma, disponendo la contestuale esecuzione di una perquisizione locale, previa notifica di avviso di garanzia per inquinamento ambientale, presso gli uffici di ACEA ATO 2 S.p.A. siti a Roma in piazzale Ostiense n. 2, al fine di sequestrare documentazione relativa alla captazione di acqua dal bacino lacustre”.

Non si precisa inoltre nella nota odierna che  presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Civitavecchia è pendente un procedimento che ha preso le mosse dalla denuncia querela presentata a giugno 2017 dal Comitato Difesa Lago di Bracciano e dall’allora deputato pd Emiliano Minnucci del quale, a distanza di oltre un anno e mezzo, si attende ancora la conclusione delle indagini preliminari, nonostante il lago sia ancora ben lungi dal suo zero naturale di 163,04 metri sul livello del mare attestandosi a -166,55 centimetri sotto alla data del 10 ottobre come evidenziato dal sito Braccianosmartlake che puntualmente pubblica i rilievi alle aste idrometriche poste ai tre moli dei paesi rivieraschi ad opera del Parco di Bracciano- Martignano.

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