Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2025, i Carabinieri della Stazione di Ladispoli hanno arrestato in flagranza differita, ai sensi della Legge N. 168/2023, un 36enne, già sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla ex compagna, con braccialetto elettronico e obbligo di presentazione alla P.G.
Nel dettaglio, la vittima, dopo aver temporaneamente rimosso il dispositivo anti-stalking per incontrare l’ex partner, ha denunciato di essere stata aggredita dall’uomo con schiaffi, pugni e calci al volto. L’aggressore, dopo l’episodio, si è dato alla fuga. Grazie alle ricerche dei militari, l’uomo è stato rintracciato e arrestato poco dopo.
La vittima, trasportata presso l’Aurelia Hospital di Roma per le cure mediche del caso, è stata giudicata guaribile in 20 giorni.
Il 36enne, terminati gli adempimenti di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale Nuovo Complesso Borgata Aurelia, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il braccialetto elettronico consente il controllo in remoto dei soggetti posti agli arresti domiciliari, in detenzione domiciliare o alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare (nell’ambito delle norme per il contrasto alla violenza di genere).
Il sistema è stato introdotto dall’art. 275-bis c1 del c.p.p (aggiunto dall’art. 16, D. 341/2000 convertito con modifiche dalla l. 4/2001), ma il quadro normativo è stato completato dalla modifica dell’art 47-ter e dall’art 285 bis c.p.p.
Il braccialetto, applicato alla caviglia del controllato, invia segnali ad un’unità di sorveglianza locale, installata all’interno dell’abitazione dove questi è obbligato a permanere.
Se il soggetto si allontana dalla zona di copertura o manomette il dispositivo e perde il contatto, scatta il segnale di avvertimento nella Sala Operativa delle forze dell’ordine cui è collegato il congegno.