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Commentata con favore anche la possibilità del voto contro tutti

“L’Italia avrebbe molto da imparare dalla Repubblica popolare di Abkhazia in termini di legge elettorale ed operazioni di voto”. 

E’ il commento unanime dei sei osservatori italiani che hanno seguito da vicino le elezioni presidenziali che si sono tenute il 15 febbraio nello Stao affacciato sul Mar Nero. 

“E’ stato – sottolineano ancora – un procedimento elettorale trasparente, regolare e partecipato”. 

Agli osservatori elettorali – Ugo Rossi, consigliere comunale a Trieste e presidente della confederazione politica “Insieme Liberi”, Giorgio Deschi, presidente dell’Osservatorio Libero di Trieste, Sara Cunial, ex parlamentare del gruppo misto e presidente del movimento politico Vita, Pasquale Salatino, imprenditore nel settore editoriale, Salvatore Cittadino, imprenditore di mezzi tecnici per l’agricoltura, entrambi di Lamezia Terme, e la giornalista professionista Graziarosa Villani – in particolare non è sfuggita una novità della recente eleggere abcasa con la quale si è data la possibilità all’elettore di esprimere il proprio dissenso barrando la specifica casella che riporta la dicitura “contro tutti”. 

“In questo modo – aggiungono  – si riporta nel conteggio elettorale anche il voto di protesta. Un inedito, per quanto si possa sapere, che in Italia contrasterebbe il vento dell’astensionismo e dell’antipolitica”. 

Significativa anche l’azione annunciata nel corso della conferenza stampa di ieri presso la sede della Commissione elettorale abcasa fatta da Vito Grittani, ambasciatore a disposizione dell’Abkhazia che insieme a Kan Taniya ha coordinato l’attività del gruppo italiano degli osservatori, di prossima creazione di una Accademia degli Osservatori elettorali fuori dall’area Osce.

“Si rende necessaria – ha detto Grittani – la creazione di un organismo che, come accade per i Paesi del cosiddetto Occidente, possa contribuire alla formazione di figure in grado di valutare le operazioni elettorali in Stati oggi esclusi, per ragioni politiche, dall’orbita Osce”. 

Nel corso del loro soggiorno gli osservatori hanno potuto constatare che l’Abkhazia esiste, che è uno stato dalle forti potenzialità, che produce un buon vino e che può divenire un’ottima meta turistica anche per gli Europei.

Il primo turno delle elezioni abcase hanno fatto registrare una buona affluenza del 69 per cento circa. Cinque i candidati presidente in lizza che hanno riportato i seguenti voti: Badra Gunba 46,38 per cento, Adgur Ardzinba 36,9 per cento,  Robert Arshba 7,54 per cento, Oleg Bartsits  4.04 per cento, Adgur Khurhumal 0,97 per cento. Il voto “contro tutti” è stato di circa l’1,5 per cento.  Il ballottaggio tra i candidati che hanno riportato più consensi si terrà tra due settimane. La proclamazione del nuovo presidente abcaso è fissata per il prossimo 1° marzo. 

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.