Al via la quattordicesima edizione del Trevignano FilmFest: tre giorni di proiezioni, riflessioni e dibattiti alla presenza di ospiti italiani e internazionali sul tema nni Luce – Un secolo dell’Istituto, il cinema esplora la memoria.
La rassegna, in programma al Cinema Palma di Trevignano Romano, nella sua edizione numero 14 sceglie per tema “Anni Luce – Un secolo dell’Istituto, il cinema esplora la memoria”. Due film spagnoli in anteprima e, tra gli ospiti, Anna Foa, Premio Strega 2025 per la saggistica con “Il suicidio di Israele” e il regista iraniano Morteza Ahmadvand con “Gli Uccelli del Monte Qaf”.
Dopo le ultime tre edizioni, dedicate rispettivamente alle nuove fragilità maschili (2022) ai rapporti fra genitori e figli (2023) e, nel 2024, a “Riveder le stelle – Il cinema racconta il sogno di un mondo diverso” in cui i diritti delle persone venissero meglio garantiti e i sogni si potessero realizzare, nel 2025 il Trevignano FilmFest ha deciso di tornare con i piedi per terra, cercando di capire se invece la memoria condivisa, l’esplorazione del ricordo, la valorizzazione degli archivi, possano fornirci dei mezzi per comprendere in pieno il momento negativo che incombe sulle nostre società.
Lo spunto è venuto da una grande ricorrenza storica, i cento anni compiuti proprio in questo mese di novembre dall’Istituto Luce, che hanno offerto Il titolo della rassegna: “Anni Luce – Un secolo dell’Istituto, il cinema esplora la memoria”.
Appuntamento dal 21 al 23 novembre al Cinema Palma di Trevignano Romano.
Fabio Ferzetti, direttore artistico illustra il programma
La prima giornata – venerdì 21 novembre – è tutta dedicata all’Istituto Luce che compie cent’anni. Cominciamo alle 16.30 con un corto storico, che ci porta proprio su un idrovolante in servizio dal Lago di Bracciano a Napoli (1931) e alle 17.30 recuperiamo due degli episodi più interessanti di un bel film di montaggio con cui il Luce celebrò i suoi 90 anni: 9 x 10 Novanta, alla presenza dei registi Paola Randi e Giovanni Piperno. La prima riflette sui cosiddetti delitti d’onore, il secondo sull’eterno gusto italiano per santi, madonne, pastorelle e apparizioni.
Potente, alle 18:30, La macchina delle immagini di Alfredo C., di Roland Sejko, che sarà nostro ospite: a partire da un clamoroso e misconosciuto evento storico, che vide coinvolte migliaia di italiani al termine della Seconda Guerra Mondiale, e dal singolare destino di un tecnico del cinema, La macchina delle immagini di Alfredo C. riflette sul potere pervasivo della propaganda. E attraverso l’intreccio di straordinari filmati dell’Archivio Luce – vero coprotagonista del film – e di riprese originali affidate al volto e al talento di Pietro De Silva, mette in scena un poema visivo sulla memoria e sulla responsabilità di chi crea immagini, e di chi le vede.
La giornata si chiude alle 21.15 con un altro film collettivo concepito stavolta per celebrare il primo secolo dell’Istituto Luce, Cento di questi anni. Stavolta il tono è più lieve, la sfida è sempre utilizzare in modo creativo l’immenso serbatoio di memoria del Luce, ma l’intento più apertamente giocoso. Tra gli autori, Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Rocco Papaleo, Sidney Sibilia, non pochi sono anche attori. Ma c’è anche chi nasce nel documentario: come Francesca Mazzoleni, che sarà con noi a Trevignano
Sabato 22 novembre apriamo alle 15.30 con Gli uccelli del Monte Qaf, il nuovo film di Firouzeh Khosrovani e Morteza Ahmadvand: una struggente, rigorosa riflessione sul tempo e l’esilio creata elaborando immagini riprese dalle telecamere di controllo installate nella casa di un’anziana coppia. I genitori della narratrice, fuggita dall’Iran molti anni prima, che nel film diventano metafora di un’intera generazione e di un paese sempre più diviso. Un “falso” documentario lirico e commovente, firmato dalla stessa coppia di “Radiograph of a Family”, scoperto a Trevignano un paio d’anni fa. Ospite in sala Morteza Ahmadvand.
Segue alle 17.30 il documentario Bye Bye Tiberias: la storia della Naqba, ovvero della cacciata dei palestinesi dalle loro terre e dalle loro case, raccontata come uno straziante album di famiglia da Lina Soualem, figlia dell’attrice palestinese forse più nota al mondo, Hiamì Abbass. Alla fine del film, interviene la professoressa Anna Foa, Premio Strega per la Saggistica 2025 con “Il suicidio di Israele”, che verrà intervistata a Trevignano dall’editore Giuseppe Laterza.
Chiude la giornata, alle 21.15, l’anteprima del film spagnolo Bus 47, di Marcelo Barrena, caso cinematografico dell’anno in patria, appassionata rievocazione della piccola grande guerra durata una vita intera condotta da un onesto autista comunale di Barcellona per collegare alla città la sperduta borgata in cui vive con la sua famiglia. Borgata tirata su letteralmente con le proprie mani, alla fine degli anni ‘50, in pieno franchismo. Una storia vera, che Barrena rende irresistibile grazie anche a un cast strepitoso.
Domenica 23 novembre. L’ultima giornata del Festival si apre alle 15.30 con un’altra piccola gemma: l’imprevedibile Indietro così! di Antonio Morabito, presentato con successo alle Giornate degli Autori a Venezia. Un classico documentario di osservazione, costruito seguendo le lunghe giornate di un teatrante romano che da anni tiene laboratori con attori disabili, fisici e psichici. In un confronto che, dopo averci guidato tra le storie e le identità così toccanti di quei non attori, si ribalta puntando l’obiettivo sul loro mentore, con le sue motivazioni inconfessate forse perfino a se stesso. Un’autentica sorpresa, che aggiunge un tassello importante alla lunga storia dei rapporti fra il cinema e i diversamente abili. Morabito in sala, col protagonista Stefano Romani.
Segue un altro docu-rivelazione, alle 17.30, Rossellini – Più di una vita, realizzato usando solo scene d’archivio, in gran parte inedite, o parole scritte e pronunciate dallo stesso regista, concentrandosi sugli anni successivi al Neorealismo, quelli di Ingrid Bergman, della fuga-rinascita in India, della tormentata fase televisiva. Anni costellati da nuovi amori, dopo quello che lo aveva unito alla grande attrice svedese. Anni in cui Rossellini si ribella all’icona di padre del Neorealismo per ridefinire alle radici il proprio lavoro di regista e utopista a cui ogni definizione va stretta. In sala due dei tre registi: Raffaele Brunetti e Ilaria De Laurentiis.
Gran finale, alle 21.15 con un altro titolo spagnolo: Marco, the Invented Truth, di Aitor Arregi e Jon Garaño, che tornano sulla vicenda insieme incredibile ed esemplare del finto reduce dai lager nazisti smascherato da uno storico negli anni 90. Finto ma umanissimo e deciso a difendere la propria montatura fino alla fine. Ancora una storia vera, cui il cinema regala dettagli e profondità nuove, dopo le indagini letterarie e documentarie già dedicate al caso.
Con la tessera da 10 euro, le 10 proiezioni. Per assistere a tutti i film della rassegna, gli spettatori dovranno possedere la tessera associativa, una FilmFest Card di soli dieci euro, da acquistare alla biglietteria del Palma. Non c’è bisogno di prevendite né di prenotazioni, si fa tutto in presenza direttamente al cinema!
La navetta per chi arriva da fuori. Il parcheggio è sempre un problema a Trevignano, per questo il Trevignano FilmFest – grazie alla partnership con la ditta Schiaffini – mette a disposizione una navetta gratuita che farà la spola tra il parcheggio situato accanto al cimitero di Trevignano al Cinema Palma a inizio e fine di ogni proiezione.
