Continuano a crescere in Italia i boschi e le foreste gestite in maniera sostenibile: la Tenuta Presidenziale di Castelporziano, una delle tre residenze istituzionali del Presidente della Repubblica italiana, ha ottenuto – per prima nel Lazio – la certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile dal PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale. Castelporziano sta anche concludendo l’istruttoria per ricevere la certificazione dei Servizi Ecosistemici che garantisce a favore della collettività (biodiversità, accoglienza, carbon sink).

Gli oltre 6.000 ettari della Tenuta vanno così ad aggiungersi agli 884mila ettari di superficie certificata in 13 regioni con lo standard PEFC: la certificazione di gestione forestale sostenibile fornisce la garanzia che le foreste vengano gestite in linea con stringenti requisiti ambientali, sociali ed economici, mettendo in equilibrio persone e pianeta.

Area dal grande valore naturalistico caratterizzata dall’alto livello di biodiversità e riconosciuta Riserva naturale dello Stato, la Tenuta presidenziale di Castelporziano è un’oasi che custodisce delicati ecosistemi forestali caratterizzati da una considerevole varietà floristica (circa 1.000 specie) e faunistica (oltre 3.000 specie). Per tutelare i delicati equilibri degli ecosistemi naturali, la Tenuta ha attivato da più di vent’anni un programma di monitoraggio ambientale in continuo, oggi basato anche su strumenti innovativi di indagine, rivolto alle componente biotiche e abiotiche: vengono rilevati gli agenti inquinanti, la consistenza organica dei suoli, i livelli della falda freatica, le caratteristiche delle acque sotterranee e della salinità, lo stato di conservazione del patrimonio forestale, la consistenza delle popolazioni faunistiche e avifaunistiche, con censimenti primaverili ed autunnali, anche registrando attraverso le stazioni meteorologiche i valori termo-pluviometrici in relazione ai cambiamenti climatici. Nel 1999 è stata riconosciuta Riserva Naturale dello Stato, nel 2018 ha concluso l’iter di inserimento nella rete europea “Natura 2000” attraverso l’individuazione di due aree ZSC (Zone Speciali di Conservazione) per la duna antica e per il querceto igrofilo, ed una ZPS (Zona di Protezione Speciale) per la protezione di uccelli migratori, stanziali e svernanti; la Tenuta accoglie popolazioni di grandi e piccoli mammiferi, tra cui il capriolo italico, che rendono ancor più vitali  le centinaia di ettari di boschi anche vetusti (leccete, pinete, macchia mediterranea alta e bassa e boschi misti), che si alternano a radure e praterie naturali.

Ora alla Tenuta viene ufficialmente riconosciuto anche da PEFC l’impegno nel conservare la foresta come habitat complesso, per animali e piante, nel mantenere la funzione protettiva delle foreste nei confronti dell’acqua, del terreno e del clima, nel tutelare la biodiversità degli ecosistemi forestali, nel prevedere da una parte interventi selvicolturali di cura del bosco, rispettando il naturale ritmo di crescita della foresta, e dall’altra il rimboschimento o la rigenerazione naturale delle aree aperte.

La Tenuta ha inoltre avviato insieme a PEFC un percorso per ottenere la certificazione secondo l’ulteriore standard PEFC per i Servizi Ecosistemici, lanciato a settembre 2021 e primo rilasciato a livello mondiale nella “famiglia” PEFC. I Servizi Ecosistemici sono i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano, a partire dalla capacità di assorbire CO2, contrastando il cambiamento climatico ma anche il rischio idrogeologico. Lo standard consentirà alla Tenuta presidenziale di Castelporziano di essere riconosciuta  da un organismo di parte terza quale PEFC per azioni volontarie finalizzate a stoccaggio, assorbimento e non emissione della CO2, oltre che alle funzioni turistico ricreative legate all’accoglienza e alla tutela della biodiversità.

“La foresta planiziale mediterranea della Tenuta presidenziale di Castelporziano è un ambiente unico, ricco di diversità biologica e culturale, situato nel contesto periurbano di Roma. Tale prezioso capitale comune impone un patto di cura, attento al dinamismo ecologico in atto, in una prospettiva comunque di lungo periodo: la tutela, la valorizzazione, la condivisione e la sostenibilità gestionale sono impegni dovuti nel rispetto anche del benessere delle future generazioni”, commenta Giulia Bonella, Direttore Tenuta Presidenziale Castelporziano. “In questo quadro, e in questo tempo che vede il mondo riconoscere il protagonismo delle foreste sane nella mitigazione dei cambiamenti climatici, la Tenuta di Castelporziano ha ritenuto di aderire agli impegni globali anche tramite l’ottenimento della certificazione di gestione forestale sostenibile, con attenzione specifica ai servizi ecosistemici associati alla tutela della biodiversità, alla fruizione ecocompatibile allo stoccaggio del carbonio”.


“Il fatto che anche nel Lazio ci siano foreste e boschi certificati è un segnale importantissimo che testimonia una rinnovata attenzione al nostro patrimonio forestale su tutto il territorio nazionale”, sottolinea Francesco Dellagiacoma, Presidente di PEFC Italia. “A maggior ragione perché a certificarsi per prima nella Regione è un’area di grande prestigio non solo dal punto di vista naturalistico ma anche storico e istituzionale all’interno di una realtà complessa e importante come l’area periurbana di Roma, che potrà essere d’esempio per i gestori forestali di tutte le altre regioni. La certificazione arriva dopo un lungo percorso di confronto e studio e rappresenta non un punto di arrivo ma di partenza nella valorizzazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici della Tenuta di Castelporziano. Ora andiamo avanti nei lavori con l’obiettivo di accompagnare la Tenuta nella certificazione dei servizi ecosistemici forestali affinché siano preservati ora e in futuro”.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.