Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Carissimi consiglieri dell’opposizione, leggiamo con non poca amarezza la diffamante nota che avete inteso inoltrare al giornale “L’Agone” – e dalla redazione di quest’ultimo velocemente pubblicata – al fine di segnalare che forse sarebbe stato opportuno evitare di fare ingiuste insinuazioni, che in concreto, posto l’epilogo dello scritto, parrebbero trasformarsi in una sorta di schermaglia elettorale indirizzata a screditare la maggioranza, piuttosto che a segnalare qualcosa di realmente accaduto.
Invero, ciò che preme agli addetti del locale – che viene chiaramente chiamato in causa dall’allegazione della locandina – è evidenziare che risultano assolutamente insostenibili le apodittiche, strumentali ed ingiuste accuse, a cui si intende fermamente reagire, se del caso con iniziative anche giudiziali, posta la natura diffamante dello scritto, che chiaramente tende a gettare un velo di discredito sull’attuale classe politica, prendendo di mira per l’ennesima volta la nostra attività, che ha la sola colpa di continuare a dare lavoro a giovani del posto, che, lo si tiene a precisare, non ha mai posto in essere alcuna violazione alle norme anticovid, solo strumentalmente chiamate in causa, senza una reale necessità.
A ben vedere, infatti, il nostro locale non ha mai tenuto musica alta e risulta assolutamente frutto di chiara strumentalizzazione il richiamo a fatti accaduti lo scorso anno, che hanno visto quali protagonisti due irresponsabili giovani del luogo, i quali si sono mossi su tutto il litorale del Lago, frequentando innumerevoli locali, salvo poi creare una situazione di allarme per l’accesso al nostro esercizio commerciale, a seguito del quale è stato possibile effettuare un tracciamento a tappeto – visto l’ossequio da noi mantenuto alla normativa in materia – a cui non è seguito il paventato e temuto esteso contagio.
Evidente, pertanto, l’infondatezza della denuncia, rispetto alla quale si deve sottolineare che ciò che nuoce al nostro paese è unicamente la cieca ricerca di colpevoli, che anche in questa occasione si è tentato di porre in essere e che in passato è costata una pesante soccombenza all’amministrazione comunale, in ragione dell’illegittimità di contegni perpetrati in danno della nostra attività, a cui chiaramente anche in questa circostanza, ci vedremo costretti a reagire, ove un’ulteriore ed ingiusta macchina del fango dovesse esser perpetrata contro la nostra azienda, che ha sempre ossequiato le norme ed effettuato i dovuti controlli in materia di COVID, dacchè nessuna violazione è mai stata commessa dentro e fuori il locale.
Invitiamo, pertanto, per il futuro, gli artefici dello scritto a voler misurare le parole usate contro la nostra attività e ad evitare, quindi, di asserire cose che non si sono verificate, in quanto la nostra azienda non ha azzardato alcun evento in violazione delle restrizioni ancora vigenti in materia.
Il nostro locale gestisce un’attività di ristorazione con somministrazione e nella serata che si richiama sono stati effettuati puntuali controlli ed il generico riferimento a foto/immagini non sappiamo neppure a cosa si riferisca, posto che l’unica attività esercitata è stata quella di bar/ristorante, in spazi aperti, ove non sono state consentite, né si sono verificate, situazioni contrarie alle vigenti normative.
Quel che quindi è importante, a nostro avviso, è che le forze dell’opposizione liberissime di mettere in atto schermaglie politiche, non strumentalizzino a tal fine l’attività del nostro locale che ha sempre lecitamente favorito lo sviluppo occupazionale del nostro territorio, obiettivo che dovrebbe essere perseguito da tutte le componenti politiche dell’amministrazione comunale, accantonando personalismi e interessi di parte, che si auspica non debbano ancora connotare la presente e la futura classe politica.
Ribadiamo, in conclusione, che la nostra azienda ha a cuore la salute della comunità al pari dell’amministrazione, così come lo slancio economico e occupazionale sempre nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Anguillara Sabazia 28 Giugno 2021