Siamo molto contenti che la Corte di Cassazione a sezioni unite abbia accolto le ragioni che istituzioni, comitati e cittadini hanno sostenuto negli ultimi 3 anni con l’unico obiettivo di tutelare il Lago di Bracciano – dichiarano l’Ente Parco, i Comuni di Anguillara S., Bracciano e Trevignano R. e il Consorzio Lago di Bracciano. Quello di oggi – concludono – è un giorno storico che ci ripaga di tutte le azioni portate avanti sul piano politico e soprattutto regala il giusto riconoscimento alla grande mole di lavoro svolto dagli uffici e da tutti i collaboratori che hanno messo a disposizione di tutti la loro professionalità non facendo mai mancare il loro prezioso supporto per il raggiungimento di questo obiettivo.
La sentenza ha ribadito che Acea Ato2 avrebbe dovuto prontamente interrompere il prelievo al raggiungimento della quota limite indicata nel Progetto del Nuovo Acquedotto di Bracciano del 1984 come richiedevano istituzioni locali e comitati, senza costringere il Presidente della Regione Lazio ad emettere l’Ordinanza di blocco la cui validità e sussistenza viene oggi sancita definitivamente con il rigetto del ricorso presentato congiuntamente da Acea Ato2 e dal Comune di Roma, condannati anche al risarcimento delle spese legali.
Una sentenza storica, non solo per il nostro territorio, che afferma il principio secondo il quale è stato legittimo e doveroso, essendo emerse conclamate criticità ambientali, l’intervento pubblico per la sospensione del prelievo, a tutela di un bene comune quale il Lago di Bracciano.
Questa vittoria costituisce il presupposto migliore per cambiare decisamente pagina rispetto al precedente approccio gestionale, affrontando tutti insieme un percorso condiviso per la conservazione, la promozione e la valorizzazione ambientale di questo territorio attraverso il Contratto di Lago (www.contrattolagobracciano.it) il cui Comitato Promotore si riunirà nelle prossime settimane.