Primavera

Prosegue a Bracciano “Intuizioni di Primavera, Teatro, Cinema, Musica, Danza La rassegna che non si rassegna”.

Domani alle 21 al Teatro del Lago Delia Scala va in scena, ad ingresso libero, lo spettacolo “Nella tempesta che ho nel cuore” con Andrea Dolcini e la regia di Raffaello Fusaro.  Un evento teatrale confezionato sulla drammaturgia di Antonio Costantino che mette in scena uno dei personaggi più discussi del Novecento come Pier Paolo Pasolini. Una rilettura del suo vissuto in chiave molto originale.

“Lui c’era. Lui che non sa parlare e nemmeno tacere. Lui c’era allora e c’è ancora, fermo in quegli anni che lo hanno flashato in una giovinezza concitata e irrequieta” commentano le note di regia.

 “Come il telecronista di una vita che diventa mitologica, Er Pasola – si commenta nelle note di regia –  usa tutte le parole a disposizione per narrarci il Pasolini-pensiero, tra ricordi pubblici che diventano privati e viceversa, brandelli di versi, citazioni, infuocate invettive e liriche accorate. Un personaggio di fantasia ma concreto … che usa le proprie abilità teatrali e di parola per riportare alcuni dei come e dei perché della storia di Pier Paolo”.

C’era e c’è, sul palco a raccontarci del suo eroe: Pier Paolo Pasolini. C’era onnipresente in borgata e nelle periferie, a osservare da testimone Pasolini, il suo mito, accanto a lui perfino a tavola in quelle cene dove… nunè che m’hanno proprio invitato, diciamo più che altro che me so ‘mbucato…

Er Pasola c’era sempre. Sui campetti da calcio e in quelle trattorie punto d’incontro tra artisti e intellettuali. Stava sempre in mezzo sui set a sbirciare quando le grandi pellicole censurate e scandalizzanti di Pier Paolo venivano impresse nella storia di questo paese. Era a casa Sua, trasparente, a spiare dalla serratura come nasceva il guizzo di un verso, la folgorante esplosione di un pensiero.

Er Pasola giunge in teatro trafelato e in un dopo cena immaginario riporta i ricordi a noi, spettatori del futuro. Er Pasola è la sintesi di personaggi che, fuori dall’ufficialità, narrano con pedante eccitazione, evocano con passione febbrile ogni azione e contrasto, ogni idiosincrasia di Pier Paolo verso le consuetudini borghesi e i perbenismi. Come il telecronista di una vita che diventa mitologica, Er Pasola è lui stesso un piccolo mito, quasi un fool che usa tutte le parole a disposizione per narrarci il Pasolini-pensiero, tra ricordi pubblici che diventano privati e viceversa, brandelli di versi, citazioni, infuocate invettive e liriche accorate. Un personaggio di fantasia ma concreto come solo uno del popolo sa essere, che usa le proprie abilità teatrali e di parola per riportare alcuni dei come e dei perché della storia di Pier Paolo.

Il testo viene fuori dalle tasche povere di un ragazzo dai pochi costrutti grammaticali ma ricco di un patrimonio di reminiscenze e cimeli della memoria. Un monologo che – fuori dal solco tracciato dalle cronache dei critici e dei manuali di cinema e letteratura – racconta Pier Paolo da vicinissimo. Er Pasola interpretato da Andrea Dolcini è un commensale infiltrato, un inserviente al servizio solo della strada, sfrontato come un giovane Rugantino, avverso a qualsiasi lavoro tranne che alla produzione di ricordi e associazioni d’idee. Andrea/Pasola, con sfrontata libertà, unisce brani pop ai versi di Pasolini, narrando con irriverenza e immediata sincerità aneddoti, curiosità, particolari inediti dell’uomo e del poeta scuotendoci, commuovendoci, destando in noi il ricordo di un intellettuale unico e irripetibile”.

Sipario alle 21. Ingresso libero. Teatro del Lago via delle Ferriere 16

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.