Eventi live e cultura, un connubio per raccontare cosa? A Bracciano dal 5 aprile al 25 maggio il Teatro Delia Scala è stato il fulcro di una operazione messa in campo con convinzione e tenacia dall’Assessorato alla Cultura. La rassegna “Intuizioni di Primavera” è nata con un approccio multidisciplinare quale strumento di crescita e conoscenza offrendo ad ogni serata proposte originali, fuori dagli schemi. Ne abbiamo parlato con l’assessore alla Cultura del Comune di Bracciano Biancamaria Alberi che l’ha portata avanti con grande impegno.
Biancamaria Alberi, si è appena chiuso il sipario su “Intuizioni di Primavera, la rassegna che non si rassegna” al Teatro del Lago Delia Scala. Un’impresa coraggiosa per l’approccio multidisciplinare e per la durata. Assessore che bilancio se ne può trarre?
Siamo alla seconda rassegna, la prima è stata in dicembre dell’anno scorso. Con “La cruna del lago” abbiamo inaugurato un palinsesto di iniziative protese a riaprire il teatro alla comunità, a ricollocarlo come luogo attraente per le politiche culturali di Bracciano. È stato un buon viatico per proseguire con “Intuizioni di Primavera”. Oggi è possibile dire che Bracciano ha un teatro, un punto di riferimento culturale riconosciuto. Ha ospitato anche la Art Week e sarà il luogo per le prossime rassegne, in cui convivano cinema, teatro, teatro danza, musica, dal pop alla lirica, passando per il jazz.
La programmazione cinematografica della rassegna ha aperto una finestra sul Mediterraneo rappresentando un tessuto sociale a noi poco noto. Molte le riflessioni da fare…
Il cinema d’autore è uno degli strumenti che più hanno contribuito alla crescita culturale della nostra società. Basti pensare alla felice stagione del neorealismo o quella della commedia all’italiana. Il cinema del Mediterraneo, rappresentato dal MedFilm Festival, offre opere ricche di elementi di riflessione, punti di vista, sia individuali che collettivi, sia sociali che intimi, su problematiche che fanno parte della nostra attuale esistenza. Noi non offriamo intrattenimento, quello è abbondantemente a disposizione di tutti, tutti i giorni, a tutte le ore, grazie alle piattaforme, alle tv, ai social, alla cinematografia blockbuster. Il ruolo di un’istituzione pubblica è produrre politiche culturali per contribuire al rammendo della coesione sociale, spesso lacerata dall’induzione all’individualismo, spinto dalla società dei consumi che produce nuove diseguaglianze. Il teatro, anche quando si articola in forme multidisciplinari, assume una funzione diversa dagli altri mass media, perché stimola, provoca, propone, apre nuovi modi di vedere e capire il mondo in cui viviamo.
Assessore, grazie alla collaborazione con “Claudia Biadi Music Academy “, la rassegna ha proposto anche eventi di musica classica spaziando in un vasto arco temporale e con proposte originali. Quale futuro c’è per la lirica a Bracciano?
Inserire appuntamenti con la musica lirica nel palinsesto delle iniziative proposte dalla rassegna è stata una felice intuizione. Ma credo ci sia ancora molto da fare. Soprattutto per allargare la platea, che spesso è molto legata agli appassionati, e meno alla divulgazione, al coinvolgimento di un pubblico più vasto. So che non è facile. Sono convinta che con Claudia Biadi Music Academy riusciremo ad articolare proposte coinvolgenti, in modo che lo spirito dei tempi che le opere rappresentavano in forma popolare possa rivivere nella sua più genuina rappresentazione, attraverso la forza della musica.
Intuizioni di Primavera è stata anche teatro. Molto originale la proposta di commedia dell’arte con Pulcinella sulla Luna. Degno di nota anche l’omaggio a Pasolini. Il Delia Scala si presta molto a questo genere di eventi con forme di teatro un po’ fuori dagli schemi…assessper l’autunno avete in mente di mettere in piedi una rassegna dedicata?
Soprattutto teatro, direi. Nell’ambito di “La cruna del Lago” abbiamo proposto per il teatro “Dannazione donna” di Marco Ferri, un lavoro di stringente attualità sulla condizione della donna al lavoro. Per il cinema è stato protagonista “Anime galleggianti” di Maria Cristina Giménez Cavallo, film sulla mitologia della Grecia Antica, una performance filmica di recitazione teatrale in straordinarie location della Sardegna profonda. Quest’anno, l’omaggio a Pasolini diretto da Raffaello Fusaro è stato un atto dovuto al 50esimo anniversario della sua tragica morte. Da parte sua “Pulcinella nella luna “di Federico Morsetti è stato proposto come un tipico e felice esempio della commedia dell’arte. Il teatro ha molte sfaccettature, riconducibili al rapporto tra sé stessi e le vicende della vita. Il teatro è politico nel senso che si occupa della relazione tra i singoli e la polis. Andare a teatro non libera la mente, la coinvolge al ragionamento, alla consapevolezza, alla presa di posizione. Il pubblico a teatro fa parte della rappresentazione stessa, vibra con il palcoscenico, non è mai uno spettatore passivo. Ecco perché nelle prossime edizioni proporremo ancora pièce che abbiamo la capacità offrire agli spettatori qualcosa di significativo da portare con loro.
Si è dato spazio anche alla danza, con lo spettacolo portato in scena dalla compagnia “Il Proscenio” di Paloma Farinosi.
Paloma Farinosi fa un lavoro importante, che merita rispetto e considerazione. Ritengo sia stata importante la presenza del suo lavoro sia nella prima che nella seconda edizione multidisciplinare. E sono certa che prenderà parte anche alle prossime edizioni. Il teatro-danza, oltre alle sue peculiarità artistiche e spettacolari, ha una formidabile capacità formativa, insegna la consapevolezza dei gesti, del corpo, dell’armonia dei movimenti, cose queste che non sono solo belle da vedere sul palcoscenico, ma sono un contributo a una convivenza civile e garbata, in controtendenza con certa sguaiatezza troppo spesso offerta dal marketing dell’intrattenimento. La scuola di Paloma è una risorsa per la nostra comunità.

I tre concerti live che hanno chiuso la rassegna hanno proposto tre generi molto diversi tra loro.
Come è giusto che sia stato e che sarà nelle future edizioni. La musica è soprattutto la passione di chi la esegue dal vivo. Oltre le note del pentagramma, i suoni degli strumenti e l’estensione vocale degli interpreti, gli spettatori sentono il ritmo delle emozioni degli artisti, che riecheggiano in teatro e contagiano il pubblico. Abbiamo visto alternarsi generazioni diverse, il cui interesse era attratto dal genere di musica che sentono più coinvolgente. E questo ha fatto premio della scelta della multidisciplinarità degli eventi proposti durante “Intuizioni di Primavera”.
Graziarosa Villani
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