La Guardia di Finanza blocca pesca illegale di ricci di mare. I militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Civitavecchia hanno sorpreso due subacquei mentre si accingevano furtivamente a guadagnare la riva con un ricco “bottino” di circa 9.000 esemplari di riccio di mare. La scoperta è avvenuta nella notte del 31 dicembre 2021, da parte delle Fiamme Gialle aeronavali impegnate nel tratto di costa a nord di Civitavecchia, nella zona litoranea delle Piscine San Giorgio, nel Comune di Tarquinia (VT). A finire nella rete della Guardia di Finanza, due pescatori non professionali provenienti dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani (BAT) che, nella circostanza, avevano raccolto in maniera abusiva, con l’utilizzo di autorespiratori e senza alcuna autorizzazione, più di 9.000 esemplari, quantità oltremodo eccedente il limite massimo previsto dalla vigente normativa (che è stabilito in cinquanta ricci di mare per singolo pescatore).

Ai due sub sono state sequestrate le attrezzature utilizzate per l’immersione e la pesca ed elevati verbali pari a €.12.000,00 ciascuno. L’intero quantitativo del pescato, ancora vivo, è stato reintrodotto in mare.

La continua domanda di ricci di mare ha favorito, nel tempo, una sorta di “mercato nero”, rifornito da pescatori abusivi che, attirati dagli importanti guadagni (circa 1 Euro per ciascun esemplare) e incuranti delle conseguenze ambientali delle loro condotte, attuano un vero e proprio depredamento dei fondali marini, che ne sta causando una lenta e progressiva “desertificazione”.

L’esercizio illegale della pesca non solo impatta negativamente sull’ambiente marino, accelerando la lenta e continua “scomparsa” di queste preziose risorse ittiche dal litorale civitavecchiese, ma reca un danno irreparabile al commercio ed alla leale concorrenza nella filiera ittica. Infatti, la commercializzazione in modo fraudolento dei ricci di mare, va ad alimentare il circuito del mercato ittico e dell’evasione fiscale, alterandone le regole a danno degli onesti operatori del settore. Fondamentale il ruolo della Guardia di Finanza nel contrasto alla pesca di frodo, svolto a tutela dell’ambiente, della biodiversità marina e a garanzia dell’economia legale, nell’interesse del libero mercato ed a favore dei cittadini.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.