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Infermieristica: urge chiarezza su numeri e responsabilità.

Nella Giornata che celebra l’Infermiere a Bracciano restano forti perplessità per l’effettivo mantenimento della sede della Facoltà di Infermieristica a Bracciano presso la quale si sono laureati, dal suo esordio, un migliaio di nuovi professionisti subito reclutati.
In primo luogo c’è chi contesta i numeri degli immatricolati. La Asl Roma 4 nella nota stampa diffusa dopo l’incontro in Comune indica alcune cifre, ma da più parti si indica che sarebbero distanti dai numeri reali. Dubbi sorgono inoltre sugli spazi alternativi indicati che potrebbero, allo stato dei fatti, risultare inadeguati ad accogliere i corsi di Fisioterapia e Infermieristica.
Se oggi la Asl punta il dito sull’Università in capo alla quale è stata imputata la decisione di chiudere la sede della Facoltà, sarebbe emerso che, prima che la polemica divampasse, le esigenze aziendali alludevano a meri fattori economici.
Una maggiore chiarezza, a tutela di studenti e lavoratori, sarebbe necessaria. Quali sono i numeri reali? Sono idonei gli spazi dell’Aula dedicata al compianto Alessandro Bastianelli ad ospitare i corsi di laurea? L’8 maggio, nel corso di un incontro con il sindaco di Bracciano Marco Crocicchi e il consigliere delegati Mauro Negretti, la dottoressa Marino, a capo della Asl Roma 4, ha dichiarato la sua estraneità alla scelta fatta, scaricando ogni responsabilità sulla Rettrice dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma, professoressa Antonella Polimeni.
Dopo la mobilitazione, è evidente che procedere alla chiusura della sede della Facoltà di Infermieristica, sarebbe una decisione impopolare.
Sono inoltre numerose, ad oggi, le richieste di iscrizione alla facoltà di Infermieristica per l’anno accademico 2025-2026. Queste richieste rischiano di cadere nel vuoto se la sede della Facoltà dovesse chiudere i battenti, costringendo molti studenti a spostarsi verso sedi universitarie distanti, allontanandoli dalla realtà locale, dalle famiglie e, come spesso accade, anche dalle opportunità lavorative del territorio. L’alternativa Civitavecchia è improponibile.
Nei prossimi giorni dovrebbe svolgersi un nuovo incontro tra il sindaco di Bracciano, la dirigente Marino e la rettrice Polimeni. In molti auspicano che questo incontro contribuisca a fare chiarezza e soprattutto che l’ipotesi chiusura venga definitivamente scongiurata.
Nel frattempo le adesioni alla petizione contro la chiusura crescono. Ad oggi sono oltre 2.600 e, considerata la protesta, continueranno a crescere.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.