Fiamme che lambiscono il deposito delle scorie radioattive, roghi dal mezzo del centro di ricerca, capannoni lambiti da focolai. Questo il centro di ricerche Enea Casaccia oggi raggiunto fuori e dentro da un incendio che sul lato dell’Anguillarese ha mandato in fiamme sia il lato destro che il lato sinistro. Anguillarese bloccata praticamente solo all’inizio del Comune di Anguillara con il rischio di esposizione degli ambientalisti per ben due volte. Dalle 14.10 i dipendenti hanno lasciato la struttura di ricerca, Dalla zona intorno e una fascia che va a riconnetersi con via Sortilunghi fumo acre e fiamme. Mezzi di soccorso in affanno. E’ questa la sicurezza che uno dei centri di ricerca più grandi italiani sa assicurare. Affianco la struttura la Nucleco che gestisce i rifiuti nucleari. Non è stata una esercitazione. Il fumo, le fiamme sono vere. E l’intera struttura dei soccorsi non è sembrata all’altezza della situazione reale in un triangolo che unisce Radio Vaticana, la Casaccia e il Sicral. Obiettivi sensibili e strategici attaccati oggi da roghi estivi in una giornata da caldo record e vento forte.
“L’incendio scoppiato sulla via Braccianese all’esterno del Centro Ricerche ENEA Casaccia – ha detto l’Ufficio Stampa Enea attorno alle 17 – ha raggiunto alcune aree verdi del centro stesso e alcuni magazzini periferici. Sono intervenute le squadre interne e i vigili del fuoco che hanno circoscritto l’incendio alimentato dallo scirocco e attualmente la situazione è sotto controllo”.