Cusmano

Trent’anni fa fondarono ad Anguillara la comunità di recupero Giacomo Cusmano attiva ancora per la salvezza di tante vite

Per decine di ragazzi e ragazze ha significato la salvezza, “l’uscita dal tunnel”, come si diceva un tempo, la riappropriazione della propria vita, il superamento di tanti drammi familiari. Tutto ad Anguillara dove trent’anni fa l’Ordine delle Suore dei Serve dei Poveri Giacomo Cusmano decise di impegnarsi per contrastare le tossicodipendenze, la droga che stava decimando il meglio della gioventù dell’epoca. 

A guidare l’impresa Suor Gabriella, una suora coraggio che da nulla è stata in grado di dare vita a quella che è una comunità psicoterapeutica di recupero dalle tossicodipendenze che non ha smesso mai un attimo di essere al fianco dei giovani e degli uomini e delle donne in difficoltà. Un percorso difficile per i tanti, oltre un anno di “clausura” tra percorsi obbligati fatti anche di colloqui con psicoterapeuti. 

Ed in tanti hanno ritrovato se stessi e hanno potuto rinascere una seconda volta. Per ricordare Suor Maria Gabriella Arnone e Suor Laura Gaeta, consorelle dell’Ordine Suore Serve dei Poveri fondato dal beato Giacomo Cusmano, che trent’anni fa si fecero pioniere di questo percorso di rinascita fondando la comunità sabato 25 maggio si è tenuta una messa, officiata da don Paolo Quatrini, parroco della Parrocchia Regina Pacis di Anguillara, presso i locali della struttura. Una cerimonia sentita, di preghiere sincere, di canti di chiesa d’epoca.

Intervenuti, a sottolineare l’importanza del momento, esponenti delle forze dell’ordine tra i quali il maresciallo Raffaele Gigante, alla guida della stazione carabinieri Anguillara, e, in rappresentanza del Comune di Anguillara Sabazia, l’assessore ai Servizi Sociali Paola Fiorucci. Presente anche l’ex capo della polizia locale di Anguillara Francesco Guidi. Nutrita anche la partecipazione degli esponenti dell’Associazione Giacomo Cusmano, presieduta da Amedeo Corso, che, dall’esterno, ha supportato negli anni con continue attività di volontariato quanto si andava facendo nella comunità. Straordinarie le testimonianze degli uomini che stanno seguendo il percorso psicoterapeutico. Raccontano la caduta, la dipendenza della “sostanza” ma anche della ritrovata fiducia, del rapporto rinnovato con i familiari. Testimoni diretti di ciò che significano le dipendenze. Il dramma sociale della tossicodipendenza ha trovato oggi come allora nelle attività di queste suore che seguono il percorso tracciato da Suor Gabriella un’attività di contrasto efficace fatta di parole, di empatia e di condivisione.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.