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Il giorno della sfiducia: Anselmo vattene

Domani è il giorno della sfiducia per la giunta Anselmo. Dopo la riuscita manifestazione del 5 gennaio scorso che ha visto scendere in piazza contro l’amministrazione già pentastellata cittadini e  forze politiche di ogni schieramento, domani pomeriggio il Consiglio comunale di Anguillara è chiamato a pronunciarsi sulla mozione di sfiducia sottoscritta dai consiglieri di minoranza.

Ancora una volta disattendendo le ipotesi di partecipazione il presidente del Consiglio comunale non ha accolto la richiesta della minoranza di spostrare dalle 15 alle 18 la convocazione della seduta proprio per consentire una maggiore partecipazione della cittadinanza.

“Gli ordini del giorno trattati, tra cui la sfiducia alla sindaca sono temi di interesse collettivo che non possono essere relegati in un orario non fruibile ai cittadini. Crediamo che anche il Presidente e l’ufficio di presidenza siano concordi che la convocazione vada modificata a garanzia e pubblicità come tra l’altro prevede anche il Regolamento del Consiglio” hanno sottolineato in una nota congiunta i consiglieri di minoranza Antonio Pizzigallo, Eugenio Catarci, Cristian Calabrese, Roberto Guiducci, Matteo Flenghi, Silvio Bianchini e Antonio Fioroni.

Al di là del voto questa amministrazione sembra aver fallito nei propri intenti. Da più parti viene denunciata la incapacità e l’incompetenza. Forte il grido che giunge da Ponton dell’Elce che, dopo la defenestrazione di Giovanni Chiriatti, resta in sostanza senza rappresentanza nell’assise comunale.

Se c’è un disagio a Ponton dell’Elce questo è amplificato all’ennesima potenza. Non a caso tra i manifestanti hanno sfilato cittadini sempre in prima fila contro le amministrazioni anguillarine. La denuncia su un cartello. E sembra di essere tornati indietro di decenni. “Basta con l’incapacità – hanno scritto i cittadini di Ponton dell’Elce – l’arsenico dell’acquedotto comunale per uso domestico è confermato e garantito per grandi e piccini, il panorama del forte degrado e il non utilizzo per l’abbandono del Comune dell’area sportiva avvilisce e rende triste anche coloro che non conoscono la sua storia. I terreni un tempo destinati a zone verdi prese in carico dal Comune per pubblica utilità sono divenentati serpai inutilizzati. Per i giovani e bambini  solo indifferenza da parte delle istituzioni”.

Molti nodi restano irrisolti e questa giunta più che trovare soluzioni sembra voglia “tirare a campà” garantendo fino alla fine del mandato agli esponenti della giunta e non solo delle indennità.

La sfiducia è ormai nei fatti e in queste condizioni le dimissioni sarebbero un atto dovuto consentendo alla cittadinanza di tornare ad esprimersi per un governo della cittadina di vero cambiamento.

Graziarosa Villani

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