Assolto perché il fatto non sussiste. Pubblicata la sentenza con la quale la seconda sezione penale della corte di Appello di Roma ha assolto Roberto Razzino, funzionario del Comune di Bracciano. Una notizia della quale ecolagodibracciano.it si era già occupato. In primo grado, in relazione ad alcune ipotesi di reato. Razzino era stato condannato con una sentenza emessa a maggio 2015 dal giudice Massimo Marasca ad un anno ed 8 mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione) oltre al pagamento nei confronti della parte civile –una dipendente del Comune di Bracciano difesa dall’avvocato Giuseppe Bianchi e addetta all’epoca dei fatti al protocollo comunale – di 10mila euro.

Ora la sentenza della corte di appello di Roma 2in riforma della sentenza di primo grado assolve Roberto Razzino dai reati a lui ascritti perché il fatto non sussiste.

“Si rileva, in linea generale – si riporta ella sentenza che assolve Roberto Razzino – come il prospettare a un dipendente, da parte di un superiore gerarchico, che da un comportamento posto in essere possano conseguire conseguenze valutabili disciplinarmente non può costituire ‘minaccia’”.

 

“Le motivazioni alla sentenza di appello – sottolinea Roberto Razzino, difeso dall’avvocato Andrea Mesiano – hanno dato ragione alla strategia processuale posta a base della mia difesa. Infatti la scelta del rito abbreviato e, poi, in appello l’aver dichiarato di rinunciare alla prescrizione in via preliminare trattandosi di reati già prescritti in quanto commessi nel 2012, alla fine ha dato i loro frutti.

Certo questo non mi ripagherà di cinque anni di infami accuse e di una intensa attività di screditamento effettuata all’epoca da parte di Associazioni e Movimenti locali che adesso tacciono ma non importa quello che conta è aver dimostrato la totale estraneità ai fatti che mi sono stati contestati e l’assoluzione in formula piena ne è la definitiva conferma.

In altre occasioni – ha detto ancora Razzino – ho ringraziato tutti coloro che mi sono stati vicino in questo delicato periodo, che mi hanno manifestato solidarietà ed affetto, che hanno sempre creduto nella mia onestà e correttezza nonostante l’esito negativo del giudizio di primo grado e colgo questa opportunità per dire loro di averli ripagati e li ringrazio di vero cuore”.

 

Graziarosa Villani

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.