Nel circostanziato atto corredato da numerose relazioni scientifiche si chiede l’opportunità di valutare il sequestro degli impianti di captazione interrompendo lo stillicidio della risorsa ambientale
Noi ci abbiamo messo la faccia, la passione e la scienza. E’ quanto commento di Graziarosa Villani presidente del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano che ha presentato oggi, unitamente al deputato Emiliano Minnucci, alla procura del Tribunale di Civitavecchia di una denuncia querela per i danni ambientali derivati dall’abbassamento del livello del lago di Bracciano.
Si tratta – aggiunge il comitato – di un atto circostanziato di 120 pagine corredato di relazioni scientifiche con il quale chiediamo che venga valutata “l’opportunità di disporre il sequestro preventivo degli impianti di captazione siti in Anguillara Sabazia in località Pizzo Prato, mediante cui Acea e/o Acea Ato2 spa effettua le captazioni dell’acqua del lago di Bracciano, interrompendo conseguentemente ogni captazione.
Alla denuncia querela – annuncia il comitato – seguiranno altri atti a partire dall’avvio di una procedura mirata alla revisione della concessione data nel 1990 al Comune di Roma ed oggi gestita dalla spa Acea Ato2 allo scopo di addivenire ad una gestione partecipata dell’intero uso dell’acqua del bacino lacuale.
In questa ottica, ribadendo il principio che l’acqua è un bene comune assoluto e in ossequio all’esito referendario oggi completamente disatteso, va anche la proposta di legge di iniziativa popolare per la quale il Comitato ha chiesto ed ottenuto l’assistenza legislativa dell’ufficio specifico del Consiglio regionale del Lazio.
Ringraziamo i legali Francesco Falconi, Simone Calvigioni per aver messo in campo la propria professionalità nella stesura dell’atto, ringraziamo gli estensori delle relazioni scientifiche allegate, il professor di Ecologia della Sapienza di Roma Loreto Rossi, il biologo Mattia Azzella, il ricercatore Giampietro Casasanta, il geologo Alessandro Mecali, che hanno lavorato anche sulla base dello storico studio sul bilancio idrico del lago di Bracciano di Fabio Musmeci ed Angelo Correnti e su ricerche di Franco Medici.
Siamo in contatto – aggiunge il comitato – con altre organizzazioni interessate a sostenere le nostre istanze di carattere legale.
Ringraziamo il procuratore della Repubblica Andrea Vardaro che oggi ci ha ricevuto ed ha ascoltato con interesse le nostre ragioni.
Ci auguriamo che la procura metta in atto una serie di azioni atte a fermare lo stillicidio del lago di Bracciano e a ripristinare in tema di ciclo delle acque a livello regionale e non solo il pieno rispetto delle normative vigenti.
Ci attendiamo che lo slogan #tuttidallastessaparte continui davvero a segnare una unità di intenti e che i Comuni di Bracciano, Anguillara, Trevignano il Consorzio Lago di Bracciano e il Parco di Bracciano-Martignano, che apprendiamo hanno dato oggi un mandato per procedere per via legali, e le istituzioni facciano fronte unico a difesa della risorsa lago.