Ancora un appuntamento musicale da non perdere con il tenore Stefano Osbat e il chitarrista Agazio Tedesco per la rassegna diretta dal grande soprano Amarilli Nizza


Con gli ultimi due appuntamenti del fine settimana scorso “Atmosfere nel Palazzo e nei Giardini” in programma ad Anguillara fino a giugno ha mostrato la grande preparazione degli artisti coinvolti in un progetto che coniuga luoghi e musica. 

La fisarmonica del giovanissimo Umberto Turchi ha davvero condotto il 29 aprile il pubblico intervenuto in un raffinato mondo musicale seguendo l’eccezionalità di uno strumento che si fa tutt’uno con il musicista come la fisarmonica. Turchi ha dato prova di tutta la sua capacità di interpretare virtuosismi di grande coinvolgimento. Ampio successo ha riscosso anche il concerto di pianoforte del 30 aprile. Massimiliano Tisano ha selezionato un proprio repertorio unendo compositori di varie epoche. Suggestive, tra le tante, l’interpretazione del Notturno di Chopin e il medley in omaggio a Ennio Morricone che ha coinvolto nel finale con la celebre ballata dal film Sacco e Vanzetti. 

Si tratta solo dei primi atti di una manifestazione che per la direzione artistica del celebre soprano Amarilli Nizza promette ancora molta buona musica. Ed è il caso del Duo Cum Corde che sabato 6 maggio, alle 17 e alle 18, si esibirà nella loggia affrescata di Palazzo Baronale Orsini. Riflettori puntati sul tenore Stefano Osbat e sul chitarrista Agazio Tedesco che propongono brani dalla grande tradizione melodica europea, delle arie da camera da Bellini a Schubert. Si tratta di due interpreti raffinati. Abbiamo rivolto loro alcune domande. 

Si può dire che il vostro repertorio, come indica il nome che vi siete date, tocchi le corde del cuore, melodie indimenticabili che richiamano atmosfere d’amore e i sentimenti più profondi. Quali pagine musicali offrite al pubblico di Anguillara il 6 maggio?

Interpreteremo arie da camera di Mozart, Bellini, Schubert e Giuliani. Idealmente guideremo il pubblico nell’atmosfera di un “salotto d’altri tempi”. 

Aria d’opera e canzoni d’autore divenute patrimonio popolare. Quali difficoltà nell’interpretare le une e le altre?

La difficoltà sta nel riuscire a mettere in evidenza le differenze, ovvero, l’aria d’opera è indissolubilmente legata al teatro musicale, nel quale il cantante mettendo in luce le sue doti e la sua tecnica interpreta le emozioni che il personaggio sta vivendo, il musicista che accompagna, in questo caso la chitarra o più generalmente il pianoforte, deve supportare il cantante senza mai “rubare” la scena. Nella canzone d’autore o Lied, pensiamo per esempio a Schubert, la relazione tra il cantante e lo strumento è a un livello assolutamente paritetico. Il comun denominatore rimane comunque la parola, in entrambi i casi si tratta di composizioni in cui la scrittura è incentrata alla valorizzazione del testo cantato; e questo è un elemento essenziale per costruire una degna interpretazione. 

Il vostro è un duo consolidato. Come si crea l’interazione tra voce e chitarra?

Con un lungo lavoro fatto di ricerca di un repertorio adatto e di costanti prove che da anni manteniamo con cadenza settimanale.

Anguillara ha già saputo apprezzare la vostra proposta musicale nell’estate 2022. Con quale spirito tornate a esibirvi ad Anguillara per “Atmosfere nel Palazzo e nei Giardini”?

Con lo spirito di chi torna tra amici in un ambiente familiare, inoltre fa sempre molto piacere suonare all’interno di bellissime sale affrescate. Questa volta però sarà un concerto diverso, suoneremo davvero in duo; l’estate scorsa suonammo insieme alla fisarmonica e al violoncello con un programma che spaziava dalla canzone napoletana ai tanghi.

Il progetto, da un’idea del compianto Federico Buonarroti, si avvale del contributo della Regione Lazio ai sensi dell’Avviso pubblico per il sostegno a progetti di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso lo spettacolo dal vivo nella Regione Lazio ed è organizzato dal Comune di Anguillara Sabazia e dalla Pro Loco Anguillara. 

Appuntamento ad ingresso gratuito su prenotazione all’indirizzo email: atmosferenelpalazzo@gmail.com

 

Duo Cum Corde Nasce dall’incontro del tenore Stefano Osbat e del chitarrista Agazio Tedesco, con l’idea di esplorare e al contempo ampliare il repertorio cameristico. L’incantevole accordo tra la bontà della voce e la dolcezza del suono evocativo della chitarra, realizza programmi musicali piacevoli, affascinanti, capaci di catturare l’attenzione di un pubblico eterogeneo e di qualunque fascia di età.

Stefano Osbat, tenore. Nato a Roma, ha studiato tecnica vocale con T. Monaco e con M. Meli. Ha approfondito il proprio repertorio con R. Presutti e R. Nicolosi. Ha partecipato a numerosi concorsi internazionali, classificandosi secondo al Concorso Internazionale di Alcamo (1999) e finalista al Concorso Internazionale “Tito Schipa” di Lecce (2000 e 2004). È risultato inoltre idoneo al “Concorso Comunità Europea” di Spoleto (2001). Debutta nel 1998 nella stagione allestita dal C.E.L. (Teatro di Livorno) nell’Iris di Mascagni. Nel 2001 partecipa alla stagione del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto con Il Mondo della Luna e torna nel 2002 con Manon Lescaut e nel 2004 con Le Nozze di Figaro. Nel 2009 è Normanno nella Lucia di Lammermoor diretta da Alain Guingal al Teatro “Cilea” di Reggio Calabria e sotto la bacchetta dello stesso direttore è nel cast di Manon di Massenet al Teatro dell’Opera di Roma nel 2010. Nel 2013 è Goro nella Madama Butterfly, presso il Teatro Massimo Bellini di Catania, e fa parte del cast del Tabarro al Festival Puccini 2013 diretto da A.Veronesi. Nel 2017, sempre a Catania, canta nella Manon Lescaut, nel ruolo di Edmondo. Nel Novembre 2018 è Arturo nella Lucia di Lammermoor al Teatro Marrucino di Chieti. Nel 2018 è Arlecchino /Beppe ne I Pagliacci di Leoncavallo a Castelfrentano dove torna nel 2020 per un concerto col Duo Cum Corde. Dal 2021 è tra i protagonisti dell’opera “Il segreto della Gioconda” di Luigi De Filippi messa in scena da OperaExtravaganza. Dal 2017 si esibisce in Duo col chitarrista Agazio Tedesco.

Agazio Tedesco, chitarrista. Nato a Catanzaro, ha studiato e si è diplomato brillantemente sotto la guida del   Maestro Adriano Walter Rullo al Conservatorio di Vibo Valentia. Ha frequentato diverse Masterclass Internazionali di alto perfezionamento con maestri di chiara fama quali: Alberto Ponce, Leo Brouwer, François Laurent, Laura Young, Maurizio Norrito. E’ risultato vincitore del 2° posto al concorso nazionale città di Cerisano. Collabora attivamente con il compositore Massimiliano Tisano, suonando in qualità di prima chitarra per la fiaba musicale “Willie” e per lo spettacolo teatrale “Luna”. Nel 2010 si è esibito nell’ambito della manifestazione Nazionale “Musei in Musica” indetta dal Ministero per i Beni Culturali. Ha registrato in quartetto il brano “Cubalibre” di A.W. Rullo, che è stato utilizzato per ildocumentario “Falcone e Borsellino 20 anni dopo” realizzato dall’Ansa e dalla Manfredi Produzioni di Palermo. Parallelamente all’attività didattica e concertistica, nel 2013 è stato direttore artistico della Stagione cameristica “Roccella in Musica”. Nel 2014 ha suonato in quartetto all’Auditorium Parco della Musica di Roma per il concerto “The Guitar in my life” e sempre nello stesso anno, in occasione della presentazione dell’Opera discografica “Alcantara” del soprano giordano Zeina Barhoum tenutosi in Campidoglio (Roma) è stato invitato a suonare in qualità di solista. E’ cofondatore del Quintetto Lacustico con cui si esibisce regolarmente in concerto. Ha suonato da solista e in diverse formazioni cameristiche per la V, la VI e l’ VIII stagione concertistica “Willie Ferrero” di Ostia antica. Attratto dalla musica cameristica per voce e chitarra ha suonato in Italia e all’estero con diversi cantanti, tra cui, il mezzosoprano Anna Pennisi, il tenore Romolo Tisano, il mezzosoprano Chiara Guglielmi. Nel 2017 insieme al tenore Stefano Osbat fonda il “Duo Cum Corde” con cui si esibisce regolarmente in concerto. All’attività concertistica affianca quella didattica in qualità di docente; ha insegnato nelle scuole medie ad indirizzo musicale e per diverse Accademie private, tra cui l’Accademia di musica “B. Pasquini” di Formello (Roma). Attualmente tiene corsi annuali presso l’I.C. Volsinio per conto dell’Associazione culturale “Francesco Pennisi” di Roma. Nel 2022 è stato protagonista di una serie di concerti in Colombia in qualità di solista con progetto originale per chitarra e quartetto d’archi.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.