Divenuto tradizionale il concerto del 2 giugno. Di scena i canti e i ritmi del repertorio gospel e spiritual.
Un due giugno di spiritual e gospel a Canale Monterano dove in piazza Tubingen nel pomeriggio di ieri si è tenuto, per la direzione del maestro Alessandra Paffi, il concerto dei Saint John’s Singers. Un appuntamento tradizionale per turisti e cittadini di Monterano in questa giornata di festa. Nelle occasioni passate l’evento musicale si era tenuto all’eremo di Montevirginio. A fare gli onori di casa il sindaco Alessandro Bettarelli che assieme al presidente de Il Cantiere dell’Arte, cavaliere Adriana Rasi, ha introdotto l’incontro. Ancora una volta un appuntamento di grande musica grazie all’interpretazione della vocalist statunitense Fatimah Provillon, alla bravura del maestro accompagnatore Alessandro Aloisi e alla preparazione dei coristi. Molto apprezzate anche le interpretazioni della vocalist Raffaela Agozzino.
Uno dopo l’altro si sono susseguiti brani della tradizione afro-americana come nello spirito originario del coro nato per diffondere il messaggio di fratellanza, di solidarietà tra i popoli contro ogni discriminazione. Tra i brani tipi del repertorio Break Every Chain. Emozionante anche l’esecuzione di Halleluiah di Leonard Coen.
“Partecipare a un concerto dei St. John Singers – si legge sul sito del Comune di Canale Monterano nella pagina di presentazione dell’evento – significa transitare dall’atmosfera solenne ed estatica di celebri spirituals, all’espressione fervida e dinamica dei jubilees e dei gospels, al ritmo incalzante e divertente delle work songs, e diventa non solo una scelta culturale, ma una vera e propria esperienza comunicativa che coinvolge musicisti e pubblico in un momento di forte carica emotiva e di intensa riflessione su alcuni temi basilari dell’umanità”. E così è stato.
Oltre 30 anni di attività, le collaborazioni con artisti del calibro di Harold Bradley, fondatore del mitico Folkstudio, Joy Garrison, Charlie Cannon, Stelvio Cipriani, prestigiosi riconoscimenti, raccontano di questo gruppo vocale che si nutre dei ritmi, delle parole, dei messaggi di solidarietà e fratellanza che, attraversando i decenni, restano sempre attuali.