In uscita il quarto album dei RAPSOdiSMURINA dal titolo “Habitudo”. La raccolta musicale è nata come colonna sonora di un lungometraggio di Vittorio Russo dal titolo omonimo, e tuttavia, come spesso capita ai RAPSOdiSMURINA, è diventata un più ampio e articolato contenitore sonoro.
“Abitudine” può essere classicamente inteso come termine frequentativo di “avere”, che nei secoli ha subito milioni di speculazioni e riflessioni etico-politiche, socio-psicologiche, fisiologiche: che sia processo di casualità naturale oppure volontario, l’abitudine è eticamente cattiva o buona, comunque variabile, in funzione del significato assegnato alla sua natura e alla sua assimilazione.
In questo viaggio del nuovo album “Habitudo”, quasi di abbandono, ci sono tutti gli aspetti racchiusi in un grande guscio musicale, che piacciano o meno.
C’è l’abitudine gretta, pigra, quella che vuole educare. Quella che riporta all’idea malsana del decoro, o che vuole uniformare secondo il costume del re. C’è quella poi piena di fervore, di energia vibrante, dell’atleta che segue la sua regola per raggiungere la sua idea di perfezione, quella dell’artista che esercita la mano per esaltare lo spirito; l’abitudine del genitore che agisce come esempio, o quella del viaggiatore, e sognatore, che nel gesto ripetuto scopre ogni volta il luogo nuovo.
I RAPSOdiSMURINA si definiscono “il frutto impazzito dell’unione fra la voce narrante, nonché bassista, Walter Smurina, con Daniele Fallarino alle chitarre, e Federico Nespola alla batteria e percussioni. Il progetto dà vita ad un concentrato di rock alternato originale, passionale e raffinato, con liriche potenti ma complesse, non facilmente intuibili al primo ascolto”.