Come docenti, abbiamo il dovere di educare, di tenere deste le coscienze su quello che sta accadendo,
sulla pericolosa deriva antidemocratica che sta sempre più condizionando i nostri comportamenti, le
nostre opinioni, i nostri progetti. Con questa riflessione, il nostro obiettivo principale è quello di
sensibilizzare colleghi, personale ATA, studenti e genitori sull’insensatezza della Carta Verde (cd. “Green
Pass”). Questi i principali spunti di riflessione:
- Il Green Pass NON RAPPRESENTA LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA (nel caso specifico della
popolazione scolastica e affini) dato che chiunque sia in possesso di questo lasciapassare,
vaccinato o non, può comunque AMMALARSI E TRASMETTERE IL VIRUS; - Il lasciapassare verde NON E’ UN PRESIDIO SANITARIO, vanno infatti sempre adottati
comportamenti atti a contrastare e/o contenere la diffusione del virus (distanziamento,
mascherine, igienizzazione frequente, sanificazione degli ambienti); - L’introduzione del green pass a scuola è un vero e proprio attacco al personale scolastico:
coloro, infatti, che all’entrata di scuola si trovino sprovvisti di Green Pass vengono sanzionati con
la SOSPENSIONE dal servizio dopo 5 giorni di ASSENZA INGIUSTIFICATA (anche se non c’è
nessuna assenza, semplicemente il Dirigente non permette ai docenti privi di Green Pass di
entrare!), una palese violazione del diritto al lavoro sancito dalla nostra Costituzione. Alcuni
nostri colleghi stanno rischiando di essere sospesi, ad uno di noi è già giunto il decreto di
sospensione. Il 90% dei docenti si era già volontariamente vaccinato! E allora perché questo
attacco? - Al momento non esiste obbligo vaccinale ma, considerato il costo dei tamponi (rapido e
molecolare) con cui poter ottenere il Green Pass (valido 48 ore), è chiaro che la ‘carta verde’
introduce un obbligo vaccinale in modo surrettizio, nonostante il Consiglio di Europa abbia
sottolineato l’importanza di tutelare la libertà vaccinale. - Scuola in sicurezza e istruzione di qualità hanno, tra i presupposti, un numero contenuto di
alunni per classe; il distanziamento è la principale strategia da adottare, eppure, continuiamo
con le classi pollaio (solo lo 0,7% delle risorse per la scuola è stato impiegato per intervenire sul
numero di alunni per classe contro il 18,7% per il piano estate e il 22,3% per il digitale,
nonostante il totale fallimento della DAD/DDI!): al liceo Vian di Bracciano, quest’anno, esiste
una classe prima con 34 alunni iscritti! Le altre classi hanno mediamente 27 alunni! Questo
evidentemente indica che, tra le priorità del governo, non è compresa la scuola! E quest’anno
andremo addirittura in deroga, non solo ai ca 2mq ad alunno previsti per legge, ma anche al
metro boccale dello scorso anno! Sempre più assembrati nelle classi ma quest’anno col green
pass! - La vera garanzia alla non diffusione del contagio è lo screening “quotidiano” e GRATUITO! Per
questo, oggi, le persone più sicure a scuola sono proprio quelle che si sottopongono a proprie
spese ai tamponi! E per questo CHIEDIAMO TAMPONI SALIVARI GRATUITI PER TUTTI! - Siamo preoccupati, per l’opera di digitalizzazione e controllo che è stata avviata, per
l’introduzione di principi discriminanti, per un linguaggio che confonde una pandemia (cioè una
malattia) con una guerra (cioè un atto politico); siamo preoccupati per la diffusa sciocca retorica
e idiozia etica che ci circondano, per la nullità politica, per la semplificazione delle “narrazioni”.
DUBITIAMO PERCHE’ LA PESSIMA GESTIONE DELLA PANDEMIA HA SOLO SOLLEVATO CONTRADDIZIONI,
RABBIA, ODIO “DI PARTE”! E A NOI QUESTO GIOCO NON PIACE!
Nella ferma convinzione che le battaglie hanno forza solo se collettive, invitiamo tutti ad aprire una
seria riflessione su quanto sta accedendo ed esprimiamo solidarietà a tutti i colleghi che stanno
rischiando il posto di lavoro per una battaglia in difesa dei nostri diritti!
Dubitamus ergo magistri sumus! Docenti preoccupati del liceo Vian