Goletta dei Laghi 2024 inaugura il suo tour nel Lazio presentando i risultati delle analisi microbiologiche sulle acque dei laghi pontini. Qui dai volontari di Legambiente sono stati effettuati in tutto cinque campionamenti: 2 nel lago di Fondi, 2 nel lago di Sabaudia e 1 nel lago Fogliano.
Buone notizie arrivano per i laghi di Fondi e Fogliano, dove tutti i campionamenti sono rientrati nei limiti di legge migliorando rispetto allo scorso anno, quando erano risultati inquinati o fortemente inquinati. Unica nota dolente riguarda il Lago di Sabaudia che non passa a pieni voti l’esame a causa di un punto inquinato: ossia il canale su via Orsolini Cencelli,mentre lo scorso anno rientrava nei limiti.
È questa, in sintesi, la fotografia scattata sui laghi pontini da Goletta dei Laghi 2024, la campagna di Legambiente – giunta alla 19^ edizione – dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani, denunciandone le criticità e promuovendo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità.
“La situazione è in via di miglioramento rispetto agli scorsi anni – commenta Emilio Bianco, portavoce Goletta dei Laghi di Legambiente – tuttavia, viste le criticità riscontrate in passato, continueremo a vigilare sullo stato di salute di questi laghi”.
Nel lago di Fondi, i campionamenti sono risultati entro i limiti di legge per quanto riguarda Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, a differenza dello scorso anno quando riscontrammo valori superiori ai limiti previsti dalla normativa vigente in Italia.
Abbiamo assistito ad un miglioramento anche nel lago Fogliano, sotto osservazione dal 2018, che finalmente è risultato nei limiti come non accadeva da tre anni a questa parte. Per quanto riguarda il lago di Sabaudia i due punti, campionati per il settimo anno consecutivo, ci restituiscono una fotografia invertita rispetto allo scorso anno quando il canale alla fine di Strada Selva Piana, fortemente inquinato l’anno scorso, è ora entro i limiti e invece il canale su via Orsolini Cencelli, che l’anno scorso era nei limiti, è risultato inquinato”.
“Nel lago di Sabaudia, nonostante un trend migliorativo rispetto agli anni scorsi, c’è bisogno di fermare ogni scarico non depurato come quello che segnaliamo – commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – perché in questo lago dalle dimensioni limitate, il potere autodepurativo è molto contenuto e ogni fattore inquinante può generare importanti criticità alle attività che vi si svolgono, come avvenuto già nei mesi scorsi con uno stop alla mitilicoltura. I laghi pontini tutti, così belli e delicati, meritano un’attenzione particolarmente centrata sulla qualità della depurazione, affinché attraverso una struttura ambientale sana, siano volano di green economy, tutela della biodiversità e di uno sviluppo sostenibile, le cui fondamenta devono essere saldamente ancorate alle grandi aree protette regionali e nazionali nelle quali ricadono. Per risolvere la criticità che segnaliamo, e altre che potranno sorgere, siamo a completa disposizione delle amministrazioni e di chi gestisce il servizio idrico, con le nostre analisi, i nostri circoli e il nostro impegno”.
La Goletta dei Laghi sarà nel Lazio fino a sabato 27 luglio. Domani 25 luglio alle ore 10 sarà a Castel Gandolfo (RM) per illustrare i risultati delle analisi microbiologiche sui laghi di Albano e Bracciano, e per svolgere attività di beach litter lungo le sponde del lago.
Nel pomeriggio, alle ore 16:30, si sposterà a Ferentino (FR), presso l’Agriturismo Le Terrazze sul Lago, per presentare i dati sui monitoraggi del lago di Canterno.
Venerdì 26, alle 15.30, sarà al palazzo comunale di Ronciglione per presentare i dati sui laghi di Vico e Bolsena, e chiuderà il suo tour sabato 27 luglio al Comune di Castel di Tora, con una conferenza stampa alle ore 10 per presentare i dati sui laghi del Salto e del Turano.
Il dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sul lago di Fondi
Nel lago di Fondi sono stati campionati due punti: il canale su via Acquachiara a Fondi e la confluenza tra canale San Vito e canale San Biagio a Monte San Biagio (LT). Entrambi i punti sono risultati nei limiti di legge rispetto ai due parametri analizzati – Escherichia coli ed Enterococchi intestinali – che riguardano l’inquinamento microbiologico. Lo scorso anno, il primo era risultato fortemente inquinato e il secondo inquinato.
Entrambi i punti hanno mostrato criticità negli anni e quindi vanno tenuti sotto controllo; soprattutto la confluenza dei due canali San Vito e San Magno. Nello specifico, sono stati effettuati due monitoraggi a monte della confluenza dei due canali (a circa 500 metri dal lago), il canale San Magno e il canale San Vito, ed è risultato che il primo è inquinato e il secondo fortemente inquinato.
Il dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sul lago di Sabaudia. I due punti campionati nel lago di Sabaudia sono: il lago di fronte al canale alla fine di Strada Selva Piana e il canale su via Orsolini Cencelli a Sabaudia (LT). Il primo punto, preso a lago, è risultato entro i limiti, mentre lo scorso anno era risultato fortemente inquinato. Il secondo punto è risultato invece inquinato, mentre lo scorso anno era risultato nei limiti. Anche in questo lago le criticità si evidenziano ogni anno, quindi importante è continuare a tenere l’attenzione alta.
Il dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sul lago di Fogliano. Nel lago Fogliano, il punto campionato è la foce del canale su Strada Litoranea 6260 in località Cicerchia (LT). Anche questo punto è risultato entro i limiti di legge, mentre lo scorso anno e anche nel 2022 era risultato fortemente inquinato. Continuare il monitoraggio anche in questo lago risulta quindi molto importante, viste le passate criticità.
Focus depurazione. Quest’anno ricorrono i 30 anni della Legge Galli che nel 1994 rivoluzionò l’organizzazione del servizio idrico integrato, prevedendo una gestione unitaria e integrata per l’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua a usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue. È proprio quest’ultima la parte del ciclo su cui si concentrano le campagne di Goletta Verde e Goletta dei Laghi.
La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE). Secondo gli ultimi dati disponibili del MASE (dicembre 2023) nella regione Lazio ci sono ancora 5 agglomerati (Anagni, Civita Castellana, Fontana Liri-Arce, Orte e Roma) in procedura di infrazione secondo la valutazione di conformità espressa dalla Commissione Europea. Nel PNRR sono stati individuati interventi di ammodernamento delle reti fognarie italiane e di adeguamento dei sistemi di depurazione che andranno in parte a sanare queste non conformità, e in parte a costruire nuove infrastrutture, ove prima mancavano. Il decreto ministeriale del 9 agosto 2023 individua 176 progetti che riceveranno il finanziamento dei fondi stanziati. Per la regione Lazio, in particolare, sono 17 gli interventi ammessi a finanziamento. In particolare, 2 di questi interventi andranno ad agire su situazioni in infrazione.
Il monitoraggio scientifico. I prelievi di Goletta dei laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli).
È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta.
Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri.
I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.