Nel Lazioè tempo di bilanci per la Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente che monitora lo stato di salute dei bacini lacustri, arrivata alla sua ventesima edizione. Il monitoraggio dei 10 laghi laziali (lago di Bolsena, lago di Vico, lago di Bracciano, lago Albano di Castel Gandolfo, lago Canterno, lago Fogliano, lago di Turano, lago del Salto, lago di Fondi e lago di Sabaudia) ha confermato la situazione del 2024, segnando un miglioramento rispetto agli anni precedenti: dei 24 punti monitorati, ben 20 sono risultati entro i limiti di legge, 3 fortemente inquinati, 1 inquinato.
Passando al setaccio quanto emerso dai monitoraggi 2025 della campagna di Legambiente – che non si pongono come alternativa ai controlli ufficiali ma intendono affiancarli, segnalando criticità ancora presenti nei sistemi di depurazione – nel lago di Bolsena di 6 punti monitorati, 1 (la foce del fosso lungo viale Luigi Cadorna a Bolsena (VT)) è risultato fortemente inquinato, mentre 5 punti di sono rivelati entro i limiti di legge,come lo scorso anno: la foce del torrente nei pressi del parco giochi sul lungolago di Montefiascone (VT), il lago presso la spiaggia in fondo a Via Cava a Marta (VT), il lago fronte la foce del fosso Cannello in località La Grata a Gradoli (VT), la foce del fosso il Fiume in località Oppietti a San Lorenzo Nuovo (VT), il canale in località Prati Renari a San Lorenzo Nuovo (VT).
Rimanendo nel Viterbese, nel lago di Vico sono stati campionati 2 punti, entrambi entro i limiti da diversi anni: il lago nei pressi del ristorante “La Bella Venere” (località Scardenato a Caprarola) e un punto a 500 metri a sinistra di Punta del Lago a Ronciglione.
Nel lago di Braccianodi 4 punti campionati (il canale presso l’incrocio fra via della Rena e via San Pietro a Trevignano Romano (RM), il lungolago Giuseppe Argenti 61/57, la foce del fosso della Lobbra a Bracciano (RM) e il lungolago delle Muse presso la nautica, in località Vigna di Valle ad Anguillara (RM)) tutti sono risultati entro i limiti di legge, in continuità con gli ultimi due anni.
Bene anche per il lago Albano di Castelgandolfo: di 2 punti monitorati a Castelgandolfo (RM), entrambi sono risultati entro i limiti di legge (il lago presso via Spiaggia del lago 20 e il lago presso via dei Pescatori, nei pressi del Ninfeo Brigantino).
Monitorati 2 punti anche nel lago di Canterno a Ferentino (FR) – il lago presso il fosso del Diluvio e il lago a metà della sponda ovest – entrambi entro i limiti di legge dal 2016.
Nel lago di Turano è stato monitorato 1 punto (a via del Lago 1 a Colle di Tora (RI)) risultato nei limiti di legge, confermando l’andamento degli anni precedenti (tranne il 2021 in cui era risultato fortemente inquinato).
Proseguendo nel Reatino, nel lago del Salto di 2 punti monitorati – a Petralla Salto e per la prima volta a Borgo San Pietro- entrambi sono risultati entro i limiti di legge. Il primo punto, campionato dal 2021, è sempre risultato nei limiti.
Spostandoci alla provincia di Latina, peggiora l’unico punto monitorato per il lago Fogliano (la foce del canale su strada Litoranea 6260 in località Cicerchia) risultato inquinato, a differenza del 2024 in cui era entro i limiti.
Mentre sul lago di Fondi 2 punti campionati: 1 (il canale San Vito a Monte San Biagio) è risultato fortemente inquinato, confermando i risultati dello scorso anno e 1 (il canale San Magno a Fondi), è risultato entro i limiti di legge, mentre lo scorso anno era inquinato.
Infine, nel lago di Sabaudiadi 2 punti, 1 peggiora di performance passando da inquinato del 2024 a fortemente inquinato (Canale su via Orsolini Cencelli) mentre 1 (il canale alla fine di Strada Selva Piana in località Selva Piana) si conferma come l’anno prima nei limiti di legge.
“La situazione dei laghi laziali – dichiara Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi 2025 – si conferma quella del 2024, in miglioramento rispetto agli ultimi anni: complessivamente le criticità storiche con concentrazioni oltre i limiti di legge sembrano in diminuzione. Le analisi della Goletta dei Laghi restituiscono un’istantanea di un punto in un determinato momento, e i risultati possono dipendere da vari fattori. Sicuramente importanti le conferme di molti punti che anche quest’anno mostrano concentrazioni al di sotto dei limiti di legge, ma non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare a monitorare la situazione, soprattutto per i punti che restano critici. Ci auguriamo che questo sia il risultato di interventi strutturali e non di dinamiche occasionali”.
“È doveroso precisare che i nostri monitoraggi non danno patenti di balneabilità né tantomeno giudizi positivi o negativi sullo stato ecologico complessivo degli ecosistemi lacustri – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio –. Nonostante ciò, è positivo il fatto che nella maggioranza dei laghi del Lazio siano assenti prelievi risultati inquinati o fortemente inquinati da fattori microbiologici di origine fecale. Tuttavia, resta fondamentale intervenire con decisione dove persistono problemi, come nel Lago di Bolsena in provincia di Viterbo e nei Laghi di Sabaudia, Fondi e Fogliano in provincia di Latina, colpiti da inquinamento da scarichi abusivi o depuratori malfunzionanti. Legambiente si rende disponibile a collaborare con operatori, amministratori e autorità per indagarne i motivi e risolvere i problemi, inviando questi risultati a ciascuno, per continuare a migliorare insieme la qualità ambientale sull’ecosistema lacustre così straordinario e così ampiamente presente nel Lazio”.
I dati presentati in una conferenza stampa presso il Lago Albano di Castel Gandolfo (RM), a bordo del battello “Falco”, alla presenza di: Elisa Scocchera, portavoce Goletta dei laghi 2025; Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio; Mirko Laurenti, presidente Circolo Appia Sud il Riccio di Legambiente; Francesco Ciferri, direttore Ente Parco Regionale dei Castelli Romani; Marco Alteri, Rete Tutela Roma Sud; Elena Mazzoni, Rete Numero Pari; Franco Medici, Italia Nostra; Roberto Salustri, Coordinamento Ambientalista Castelli Romani. L’evento è stata l’occasione per aprire un’analisi a partire proprio dal Lago Albano di Castelgandolfo, sullo stato ecologico lacustre complessivo a partire dall’evidente fenomeno di abbassamento del livello idrico complessivo. Come spiega Mirko Laurenti,presidente del circolo Legambiente il Riccio dei castelli romani: “Dalle primissime edizioni di Goletta dei Laghi ritorniamo su questo lago anche per sottolineare il fenomeno dell’abbassamento del livello dell’acqua, contro il quale continueremo a combattere, fenomeno principalmente causato da un terribile livello di consumo di suolo, continui incrementi di nuove edificazioni, non più sostenibili e dalle captazioni abusive che gravano sulle falde. Ma anche chiaramente da stagioni sempre più prolungate con assenza di fenomeni meteorici consistenti. Oggi lo facciamo insieme a tanti altri soggetti che insieme a noi hanno a cuore le sorti dei due splendidi laghi dei Castelli, rivolgendosi alle amministrazioni, ai gestori del servizio idrico e ai parchi perché tutelino al meglio la loro tenuta ambientale”.
Il monitoraggio scientifico. I prelievi di Goletta dei Laghi sui laghi laziali sono stati realizzati tra il 25 e il 26 giugno 2025 da tecnici, volontarie e volontari di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono stati prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che ha avuto luogo lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici – Enterococchi intestinali ed Escherichia coli – classificando come “inquinati” i campioni che superano i limiti di legge e come “fortemente inquinati” quelli che li superano di oltre il doppio, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale sulle acque di balneazione (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010).I risultati di Goletta dei Laghi non certificano la balneabilità dei punti di campionamento. I punti di prelievo vengono scelti in base al rischio potenziale di inquinamento, sulla base delle segnalazioni dei circoli di Legambiente e dei cittadini tramite il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi, torrenti, scarichi e piccoli canali rappresentano le principali vie di contaminazione batterica nei laghi, a causa di una depurazione insufficiente o di scarichi abusivi.
Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.
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