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Gisella e le sei madonne piangenti a Trevignano

Mentre il fenomeno cresce il Parco non autorizza la realizzazione di un pozzo sul campo di preghiera. Attesa per “l’apparizione” del 3 aprile

Sei madonnine piangenti, un sole che pulsa ogni tre del mese, stimmate e quanto altro. Tiene ancora banco a Trevignano il caso della Madonna che piange. Un fenomeno che ogni giorno apporta nuove informazioni puntualmente rilanciate da un canale Mediaset la cui troupe staziona praticamente nel paese. Cresce così di giorno in giorno l’attesa per il 3 aprile data in cui, secondo il cronoprogramma mariano, la Vergine dovrebbe apparire alla veggente Gisella Cardia. Si inasprisce inoltre il braccio di ferro con il Parco di Bracciano Martignano che l’8 marzo scorso, dopo molto tempo dalla richiesta, ha espresso finalmente il suo diniego alla realizzazione di un pozzo sul campo “di preghiera” con vista sul lago. La motivazione sottolinea che non è possibile, in base alle normative vigenti, rilasciare autorizzazioni per nuovi pozzi destinati a uso irriguo ma solo per uso domestico e potabile nella zona di tutela integrale di Parco nella quale ricade l’area interessata. L’arrivo della Pasqua costituisce un ulteriore motivo di interesse. Secondo le testimonianze dei “fedeli di Gisella” in questi giorni di Quaresima la donna verrebbe investita da vari fenomeni, prime fra tutte le stimmate sulla mani. Si moltiplicano inoltre gli annunci per nuove lacrimazioni avvenute in presenza della veggente da parte di statue di madonnine, cinque delle quali da Medjugorje mentre una sesta, di proprietà di un imprenditore residente vicino a Trevignano, sarebbe stata acquistata nei negozi di articoli religiosi attorno al Pantheon. La posizione della Diocesi di Civita Castellana appare a questo punto decisa. Il nuovo vescovo Marco Salvi ha disposto un’indagine previa. Critiche arrivano invece in capo all’ex vescovo Romano Rossi che con il suo atteggiamento – tra cui un incontro con un incontro con i fedeli spalla a spalla con Gisella con lui dietro l’altare – avrebbe avallato un fenomeno che resta oggetto di perplessità anche alla luce del business che investe l’Associazione Madonna di Trevignano ETS destinataria di cospicue donazioni da parte di chi crede che Gisella veda davvero la Madonna. I messaggi che quest’ultima affiderebbe alla presunta veggente sono stati di vario tipo. Quello del 3 marzo scorso accenna alla guerra e invita a pregare. “Figli miei, grazie per aver ascoltato la mia chiamata nel vostro cuore e per aver piegato le ginocchia nella preghiera. Figli miei, vi chiedo di tornare a Dio, senza di Lui non potrete fare niente. Imparate ad ascoltare la voce di Gesù nel vostro cuore e durante la preghiera. Figli, voi siete nel mondo ma non siete del mondo.  Senza Dio la vostra vita avrebbe un senso diverso. Siate sempre pronti, perché questa battaglia sarà forte e tutto sboccherà in una grave guerra, ma ancora voi continuate a vivere come sempre e con indifferenza. Aprite i vostri cuori figli, i vostri cuori di pietra e fate entrare la luce di Dio. Non fatevi tentare da Satana, egli sa che perderà e vi sta attaccando molto di più, ma siate certi che il bene vincerà sempre. Siate luci del mondo per spazzare le tenebre che vi ricoprono. Pregate figli miei, pregate per i miei figli prediletti e per la Chiesa. Ora accarezzo il vostro cuore come testimonianza della mia presenza in questo luogo benedetto. Pregate sotto il Crocifisso di Gesù e Lui vi benedirà. Ora vi lascio con la mia benedizione Materna, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”. 

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