Ottavia, gas
Comunicato del Comitato Pendolari FL3 condiviso con l’Osservatorio regionale sui Trasporti sui disagi dopo fuga di gas as Ottavia
Il Comitato Pendolari FL3 Roma – Bracciano – Viterbo d’intesa con l’Osservatorio Regionale sui Trasporti ritiene necessario chiedere chiarimenti su quanto avvenuto a seguito dell’evento eccezionale del giorno 1° luglio nei pressi di Ottavia.
Il fatto, il danneggiamento di una condotta di gas ad alta pressione, è stato immediatamente dichiarato grave e non di rapida soluzione, con divieto ai pedoni e al traffico veicolare pubblico e privato, deviazione di linee bus di superficie, evacuazione di molte palazzine e interdizione della stazione di Ottavia: per questo RFI ha disposto la sospensione della FL3 tra le stazioni di La Storta e Monte Mario, dalle 15:30 di lunedì 1° luglio fino alla conclusione dell’intervento alle 08:30 di martedì 2 luglio.
Alla luce dell’entità del fatto e di una situazione tanto critica che si sarebbe protratta per ore, come dichiarato anche da canali istituzionali, si vuole chiedere anzitutto se tale scenario avesse le condizioni necessarie a ricorrere a soluzioni alternative atte a garantire la continuità del servizio (per il quale sono state lamentate ripercussioni con limitazioni dei materiali anche su altre linee) e perché questo non sia stato fatto o sia stato valutato come non opportuno, sia per il pomeriggio/sera del giorno stesso sia per la mattina del giorno seguente. Inoltre si domanda perché lato Roma il servizio ferroviario sia stato totalmente azzerato, dato che la linea FL3 è banalizzata (ossia ogni binario può essere percorso in entrambi i sensi di marcia) da Roma a Cesano e l’interruzione ufficialmente comunicata si riferiva alla tratta tra le stazioni di La Storta e Monte Mario.
Infatti né si sono avuti bus sostitutivi su percorso parzialmente deviato ad esempio su via Cassia, né ci sono state corse treno tra Roma e Monte Mario che tra le altre cose avrebbero almeno servito l’ospedale Gemelli e aiutato i viaggiatori da/per l’ospedale San Filippo Neri, lasciando di fatto la linea tagliata in due.
All’alba del 2 luglio, pur sapendo che l’intervento non era a buon punto di risoluzione, non sono state pensate delle corse treno da Cesano a Roma via Viterbo-Orte-Tiburtina utilizzando i convogli a Cesano e La Storta in sosta notturna impossibilitati a mettersi in viaggio per Roma.
Le sole poche corse aggiuntive Roma Ostiense – Viterbo Porta Fiorentina non hanno servito né altre stazioni della provincia di Viterbo né altre stazioni di Roma, ad esempio Valle Aurelia, ci si domanda se fosse davvero così impensabile prolungarle… A lato, amaramente si nota ancora una volta che la comunicazione ai viaggiatori in attesa è stata confusa e non sufficiente. Di tutto questo si dovrà tenere conto nella preparazione dei futuri contratti di servizio.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.