Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno arrestato ieri Matilde Ciarlante (classe 1953), latitante dal 2014, inserita nella lista dei 100 più pericolosi, che si è finora sottratta a due ordini di esecuzione pena emessi nel 2014 dalla Procura della Repubblica di Roma e nel 2017 dalla Procura Generale della Corte di Appello di Napoli, a seguito di altrettante condanne, rispettivamente, a 6 anni e 10 mesi di reclusione per il reato di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e 4 anni e 5 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso.

La donna è la moglie Giuseppe Cillari, deceduto nel 2002, che vantava un lungo curriculum criminale essendo stato affiliato, dapprima, alla Nuova Camorra Organizzata, consorteria facente capo a Raffaele Cutolo, e, successivamente, al boss campano Pasquale Galasso, per poi diventare “alleato” di Enrico Nicoletti, storico cassiere della Banda della Magliana.

Una volta divenuto collaboratore di giustizia, Pasquale Galasso, di cui Cillari era stato per diversi anni uomo di assoluta fiducia, ha rilasciato dichiarazioni accusatorie nei confronti dei due coniugi.

La cattura trae origine dallo sviluppo investigativo di un’informazione acquisita dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sulla possibile presenza a Roma della Ciarlante. Il dispositivo di controllo schierato sul territorio consentiva di localizzarla, nella serata del 25 gennaio, nel quartiere Prati della Capitale, nei pressi dello studio professionale di un suo parente. Una volta fermata, la donna, nell’ulteriore tentativo di sottrarsi alla cattura, ha esibito un documento di riconoscimento che è risultato falsificato e fornito dati anagrafici non veritieri.

Pertanto, su disposizione della locale Procura della Repubblica, Ciarlante è stata tratta in arresto per essere sottoposta a processo per direttissima nella mattinata del giorno successivo davanti al Tribunale di Roma, concluso con il patteggiamento di una pena di 2 anni di reclusione per i reati di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e false dichiarazioni sulla identità.

Quindi l’ex latitante è stata portata presso la Casa Circondariale “Rebibbia” di Roma per scontare tutte le condanne pendenti.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.