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Fermata al porto di Civitavecchia nave Sub-Standard

sub-standard

Al termine di un’ispezione di Port State Control effettuata dai militari della Guardia Costiera di Civitavecchia nella giornata di ieri, è stato disposto il fermo amministrativo per gravi irregolarità a bordo della nave mercantile Sub-Standard.

La nave straniera fermata, una general cargo battente bandiera di Palau, con oltre 20 anni di servizio e una stazza di circa 4.500 tonnellate, è stata sottoposta a verifiche nell’ambito dei controlli previsti dal sistema internazionale “Port State Control” durante l’approdo presso il porto di Civitavecchia.

 “A seguito di approfondite verifiche che hanno fatto emergere gravi carenze in materia di sicurezza della navigazione è stato emesso il provvedimento di detenzione nei confronti della nave” – riferiscono gli Ufficiali del team ispettivo – “Le irregolarità principali sono state individuate in capo alle dotazioni antincendio, alle dotazioni di salvataggio ed alla prontezza operativa dell’equipaggio”.

Per mezzo del sistema di “targeting internazionale”, monitorato costantemente dall’Autorità Marittima di Civitavecchia e dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, sono stati analizzati anche i dati storici e il livello di rischio della nave, considerando elementi come la performance della compagnia, la bandiera e i risultati delle precedenti ispezioni.

La nave, ora detenuta nel porto di Civitavecchia, potrà essere autorizzata a ripartire solo quando il comandante sarà in grado di garantire il ripristino degli standard di sicurezza a bordo, che dovrà essere comunque accertato al termine di ulteriori controlli del team ispettivo.

La Guardia Costiera continuerà a mantenere un costante impegno nella lotta al fenomeno delle navi cosiddette “sub-standard” che – spiega il Capitano di Vascello Michele Castaldo, Comandante del porto e Direttore Marittimo del Lazio – in difformità alle convenzioni internazionali, navigano con gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione e per la tutela dell’ambiente marino, nonché per le condizioni di vita dei marittimi che vivono e lavorano a bordo”. 

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