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Federico Buonarroti: “Sogno del Borgo ad Anguillara contenitore aperto alla partecipazione”

Intervista a uno dei promotori della manifestazione in programma il 27 e 28 maggio ad Anguillara

Il 27 e 28 maggio il centro storico di Anguillara si anima con Sogno nel Borgo. Una manifestazione di spettacolo diffuso aperta alla partecipazione. Tra gli organizzatori Federico Buonarroti. 

Come nasce l’idea di Sogno nel Borgo?

Abbiamo constatato come si possa offendere la bellezza e soffocare la vita. Su questa riflessione ad agosto scorso insieme a un amico che mi accompagnava bevendo un caffè nell’unico bar nel cuore del borgo di Anguillara abbiamo riflettuto su come un posto così bello, così affascinante e ricordandolo vivo come lo era 30 anni fa, oggi sia così trascurato, abbandonato. Ci sono delle scintille che sembra vogliano accendere di nuovo vita e passione ma sono scintille che purtroppo tendono a spegnersi per mancanza di materiale, per mancanza di legna. Riflettendo su questa cosa abbiamo pensato perché non ci proviamo anche noi a ridare vita a questa realtà? Abbiamo subito pensato di mettere in piedi così quasi istintivamente una giornata dedicata a tutti coloro che vogliano fare arte. Abbiamo coinvolto altri tre amici e con loro abbiamo progettato il 17 ottobre 2021, un tardo pomeriggio/sera dedicato appunto a coloro che volessero esprimersi. E’ stato diciamo il primo tentativo. Ne è uscito un successo. C’erano circa 70 artisti tra scuole di musica, di danza ma anche artisti professionisti che ci sono messi in gioco gratuitamente e hanno animato per circa due ore i vicoli e le piazze del Borgo. Presente anche la Fisar che ha dato la possibilità di degustare del buon vino offerto in calici e non in bicchieri di carta. Il successo avuto ci ha spinto a proseguire e quindi abbiamo capito che quella è la strada corretta e abbiamo messo giù un calendario, sempre senza denaro, sempre senza nessun tipo di aiuto contando unicamente sulla buona volontà degli artisti che più degli altri hanno capito qual’era la missione per far rivivere un borgo assopito. Quindi già a dicembre abbiamo organizzato prima dei cori, ci siamo avvicinati a un’altra straordinaria associazione di recente costituzione che si chiama Claudia Biadi Music Academy la cui rappresentante Amarilli Nizza è un noto soprano di fama internazionale. Con loro abbiamo organizzato concerti di musica lirica, con altre associazioni abbiamo creato dei momenti di incontro musicale, abbiamo dato vita alle vie del borgo con un’orchestra di musica tradizionale.

Qual è la proposta di Sogno nel Borgo?

L’evento che andiamo a organizzare il 27 e il 28 maggio e la seconda puntata di quello che è stato il 17 ottobre. Si distribuirà su due serate/tardo pomeriggio. La prima parte sarà una passeggiata all’interno dei vicoli con artisti in strada. Musicisti e attori leggeranno racconteranno, reciteranno o suoneranno. Si finirà con delle performance più strutturate e sarà possibile anche degustare dei cibi semplici e bere qualche bicchiere di buon vino. L’idea è contribuire alla rinascita e al risorgimento del borgo. Vorremmo esportare questo modello anche in altri piccoli comuni. Attraverso l’arte crediamo assolutamente sia possibile dare un soffio di vita ai tanti meravigliosi borghi assopiti del nostro Paese ma soprattutto della Tuscia Romana.

Qual è la squadra?

I protagonisti di questa di questa avventura sono cinque: io, Federico Buonarroti, Massimo Bianchini, Massimo Straccini, Luciano Arfé e Annarosa Sprocati. 

Sogno nel borgo: una manifestazione aperta?

E’ importante dire che Sogno nel Borgo è un contenitore che va riempito di iniziative. Tutti coloro che vogliono partecipare, suggerire e proporre anche, diciamo, arte già confezionata troveranno con noi una spalla forte su cui appoggiarsi. Questo è quello che noi ci proponiamo e ci auguriamo che la cittadinanza e le istituzioni capiscano il buon intento e collaborino e ci aiutino.

G.V.

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