Federica

Undici anni fa Il delitto del lago. Il ritrovamento del corpo della sedicenne Federica Mangiapelo sulla battigia a Vigna di Valle. Lo strazio della famiglia, Le indagini ed i processi terminati, dopo un lungo iter, di Marco di Muro. Una messa in ricordo di Federica si terrà alle 18 nella chiesa Regina Pacis di Anguillara, la stessa che ospitò le partecipatissie esequie di allora. Abbiamo rivolto alcune domande al padre Gigi. 

Luigi, sono ore queste in cui Anguillara ricorda il triste epilogo di una notte di Halloween. 11 anni fa era una notte di pioggia forte. La scomparsa di Federica divenne per le cronache “Il delitto del lago”. Si scoprì in seguito, grazie alla vostra tenacia, che fu un femminicidio, il primo di tanti. Nel triste anniversario quello che vorremmo chiederti è se ritieni che il sacrificio di Federica, data la maggiore sensibilità sulla violenza contro le donne, non sia stato vano o se invece pensi che il fenomeno stia dilagando con un numero di donne uccise sempre più alto?

Il delitto di Federica non è servito assolutamente a niente visti i risultati che ci sono in questi ultimi tempi. D’altronde viste le pene che non cambiano è normale che i risultati siano questi. Io ho lottato tanto per il rito abbreviato e ci siamo riusciti. Ma secondo me se non c’è la certezza della pena e pene più severe non si va da nessuna parte.

Nella vicenda di Federica la gestione delle indagini fu, nelle prime fasi, molto grossolana. Solo con il vostro impegno si è riusciti a portare alla sbarra quello che era allora il suo fidanzato che, dopo una condanna definitiva, sta scontando una pena di 14 anni. Cosa ti senti di dire alle forze dell’ordine?

Purtroppo quello che riguarda quello che succede in questi casi se non hai delle prove e non hai dei buoni avvocati e delle buone risorse non vai da nessuna parte. Infatti tanti casi sono impuniti e anche irrisolti.

Tuo fratello Massimo ha in qualche modo condiviso con voi il grande dolore. Da giornalista qual è ha scritto un primo libro sulla vicenda che, con moltissime presentazioni in tutta Italia, è riuscito ad ampliare la sensibilizzazione. E’ recente la pubblicazione da parte sua di un nuovo libro, “Naufraghe”, che si muove un po’ a margine. Di cosa si tratta in particolare?

Per quanto riguarda il libro di mio fratello Massimo, questa volta, non è dedicato a Federica ma parla di persone che si sono salvate. Durante i vari convegni ai quali abbiamo partecipato è capitato di incontrare persone che hanno subito violenze e che in qualche modo si sono salvate. Il libro è assolutamente da leggere. Io l’ho letto di getto ed è veramente un buon libro. Parla anche di tutte le varie situazioni che abbiamo vissuto noi nell’arco di questi anni sia nelle scuole che in giro per l’Italia

In questi anni sono state molte le intitolazioni alla figura di Federica. A quale in particolare tieni di più?

Sicuramente il centro antiviolenza, anche perché ci sono in contatto e funziona veramente bene. Poi tante altre…la targa sotto il pontile ad Anguillara, la piazzetta dedicata a lei sotto il Comune…

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.