Falerii

Giovedì 26 giugno alle ore 17 al Forte Sangallo a Civita Castellana si terrà la presentazione dei risultati della campagna di scavi in corso nell’area del Vignale, uno dei due colli occupati dall’antica “capitale” dei Falisci.

Le indagini sono condotte dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma (insegnamento di Civiltà dell’Italia preromana), in regime di concessione ministeriale e in piena collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, la Direzione Regionale Musei Nazionali Lazio e il Comune di Civita Castellana e con l’apporto scientifico anche dell’Università degli Studi di Pavia e dell’Università per Stranieri di Siena.

Le attività, come ormai tradizione negli ultimi quattro anni, hanno avuto luogo nel mese di giugno e hanno visto coinvolti poco più di quaranta studenti universitari a vari livelli di formazione (Laurea Triennale, Laurea Magistrale, Scuola di Specializzazione, Dottorato di Ricerca) della Sapienza Università di Roma, ma anche di università internazionali (Università di Leiden e Università di Oxford).

A lato delle attività di scavo è stata condotta, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale della Sapienza Università di Roma, una campagna di prospezioni geofisiche (tomografia elettrica), finalizzata all’indagine della ricchissima serie di cavità presenti nel sottosuolo della città e legate prevalentemente, ma non solo, alla rete idrica della città antica.

L’area indagata, che si estende ormai per più di 720 metri quadri, continua a riservare scoperte e sorprese, svelando giorno dopo giorno il tessuto insediativo di Falerii dal XII a.C. al III secolo a.C. Quest’anno in particolare l’attenzione si è focalizzata sull’indagine di strutture a carattere produttivo, legate alla lavorazione dei metalli, che hanno, come spesso accade nella ricerca archeologica, portato anche inaspettate sorprese, che ci parlano della grande trasformazione in atto tra VII e VI secolo a.C. nella città falisca. Se ne parlerà nella presentazione di giovedì prossimo, mostrando dal vivo in anteprima al pubblico i reperti rinvenuti nei contesti, che saranno poi nei mesi a venire oggetto di attività di microscavo, di analisi e di restauro.

Oltre alla presentazione al pubblico per chi volesse un contatto diretto con lo scavo, sempre nella giornata di mercoledì 26 giugno, alle ore 10 è prevista una visita guidata al cantiere.

Per ragioni di organizzazione, è necessaria in questo caso la prenotazione all’indirizzo email: faleriimail@gmail.com (entro mercoledì 25 giugno).

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Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.