Sale la febbre per le elezioni a Bracciano. Una sfida che vede mettersi in gioco moltissime nuove figure, tanti giovani preparati con la voglia di fare, con il coraggio di cambiare. Per Marco Crocicchi sindaco, nella lista Una Costituente per Bracciano, concorre Fabio Antinucci, mente lucidissima che ha le idee chiare sulla direzione da intraprendere. Così ha risposto alle domande di Ecolagodibracciano.it.

Fabio Antinucci, Perché la scelta di scendere in campo e per fare che?

Ho scelto di scendere in campo perché credevo fosse il momento di darmi da fare per la mia cittadina. Sono appassionato di politica da circa dieci anni, considero la cura della “cosa pubblica” un elemento imprescindibile della vita di un cittadino e, soprattutto, credo che a Bracciano serva un profondo ricambio generazionale all’interno della politica, affinché si attui un vero cambio di mentalità e approccio a molte materie.

Quale apporto credi di poter dare al consiglio comunale e all’amministrazione di Bracciano?

Sono una persona che lavora a contatto con un campo (il giornalismo di argomenti tech) che studia una serie di cambiamenti impattanti anche sulla vita delle persone, soprattutto giovani. Credo che la risposta per una serie di disagi e domande da parte della popolazione passi anche e soprattutto nel modo in cui ci rapportiamo con una serie di elementi che caratterizzano le nostre vite, ma relativamente “nuovi”. Parole e concetti come smart-city, smart-working, social network sono ormai parte del nostro lessico quotidiano, eppure spesso sono temi “non governati”, non al centro dell’azione di governo di una città. Siamo iperconnessi, molti di noi utilizzano la tecnologia quotidianamente e sentono il bisogno di usarla. Introdurre sempre più innovazione tecnologica e governare questo processo mi affascina molto e credo che aiuti anche a migliorare la vita delle persone, delle prossime generazioni e soprattutto delle opportunità di questa città.

Un’opera di cui Bracciano ha fortemente bisogno?

Bracciano non ha bisogno di un’opera sola, ma di un profondo e complesso piano di riqualificazione e ripensamento del territorio. Assieme all’intera coalizione per Marco Crocicchi, che secondo me è un candidato che ha il gran pregio di conoscere in profondità il territorio e le sue potenzialità, in circa due anni siamo arrivati alla conclusione che il territorio di Bracciano ha bisogno di un piano ambizioso che riguardi infrastrutture, spazi per la socializzazione, ripartenza per lo sport, ripensamento dei servizi in un’ottica contemporanea e al passo con i tempi. È questa l’opera di cui Bracciano ha bisogno: un’idea di città completamente nuova e rinnovata.

Come immagini Bracciano alla fine di un’ipotetica consigliatura della coalizione a sostegno di Marco Crocicchi?

La immagino come una città finalmente in grado di affrontare alcune profonde trasformazioni sociali e urbanistiche che fino a ora il nostro territorio non è stato in grado di gestire. Al momento Bracciano è una città a rischio costante di finire come grande quartiere dormitorio, senza dubbio con degli elementi di profondo valore ma spesso non attrattiva verso attività che la rivitalizzino o ne rilancino l’economia locale e la vita sociale. Il lavoro da fare nel prossimo quinquennio è quello di costruire le basi per un lungo lavoro di rinascita, consci che sarà dura e che soprattutto sarà solo l’inizio di un percorso certo complesso, ma affascinante e bellissimo.

Di Graziarosa Villani

Giornalista professionista, Laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Politico-Internazionale) con una tesi in Diritto internazionale dal titolo "Successione tra Stati nei Trattati" (relatore Luigi Ferrari Bravo) con particolare riferimento alla riunificazione delle due Germanie. Ha scritto per oltre 20 anni per Il Messaggero. E' stata inoltre collaboratrice di Ansa, Il Tempo, Corriere di Civitavecchia, L'Espresso, D La Repubblica delle Donne, Liberazione, Avvenimenti. Ha diretto La Voce del Lago. Direttrice di Gente di Bracciano e dell'Ortica del Venerdì Settimanale, autrice di Laureato in Onestà (coautore Francesco Leonardis) e de La Notte delle Cinque Lune, Il processo al Conte Everso dell'Anguillara (coautore Biagio Minnucci), presidente dell'Associazione Culturale Sabate, del Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano, vicepresidente del Comitato Pendolari Fl3 Lago di Bracciano.