“Virginia Raggi prima si appella al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche con l’obiettivo di far sospendere la determinazione regionale che impone lo stop dei prelievi obbligando Acea a considerare il lago di Bracciano come una riserva idrica d’emergenza, e poi, come ha fatto, dichiara placidamente che la salvaguardia del bacino e del suo ecosistema è sempre stata una sua priorità. L’intervento della sindaca di Roma nel corso dell’Assemblea degli Azionisti di Acea può essere annoverato come una vera e propria ciliegina sulla torta nella vicenda della crisi idrica di Roma e del lago di Bracciano. La Raggi ha dimostrato di avere due facce e ha palesato tutta la sua ambiguità: con i fatti tenta di smontare la determinazione della Regione Lazio e con le parole si erge a paladina dell’ambiente e a sostegno del lago di Bracciano. Perché queste belle parole non le viene a dire ai cittadini di Bracciano, Anguillara e Trevignano? Farsi bella in un consesso formale come quello dell’ Assemblea degli Azionisti è troppo facile. Sarebbe più interessante venirci a trovare per rispondere alle domande dei cittadini del lago”. E’ il commento del consigliere regionale PD, Emiliano Minnucci. Il 18 aprile scorso dinanzi al TSAP si è tenuta l’udienza su ricorso Acea. Non concessa al momento alcuna sospensiva come richiesto da Acea. L’udienza è stata rinviata al 30 maggio prossimo.