PAT METHENY, il leggendario chitarrista jazz americano, compositore e improvvisatore, è tornato con un nuovo album, “DREAM BOX”, uscito venerdì 16 giugno, per BMG in versione CD, vinile e digitale (https://patmetheny.lnk.to/dreambox).
L’album comprende nove “tracce ritrovate” per una “calma chitarra elettrica”, che Metheny descrive
Nonostante un repertorio di 50 album, che hanno conquistato 20 Grammy Award in 12 diverse categorie, la “sensibilità complessa, irrequieta e curiosa” (The Guardian) di Pat Metheny continua a spingerlo in nuove direzioni. Come ha dichiarato lui stesso, “vive creando, ma con pochissimo tempo per assimilare stimoli esterni”, ma in tour questa formula cambia, perché viaggiare gli regala delle ore libere, anche se solo in bus o in una camera d’hotel. È stato proprio in tour che ha riscoperto queste vecchie registrazioni.
Il titolo “Dream Box” ha molteplici significati. “Box” è anche una parola usata nello slang del jazz per indicare la chitarra hollow-body, e “Dream Box” documenta le diverse tipologie di suoni della chitarra. Ma “Dream” è l’essenza, intesa come l’immaginazione sognante di Metheny e di un “senso logico nel sogno”, difficile da definire ma assolutamente coerente nel mondo onirico.
Con le sue stesse parole: “Sono i sogni, nel loro senso più ampio, a creare l’atmosfera con questo set. La musica esiste per me in uno stato sfuggente, ed è spesso al suo meglio quando viene scoperta al di fuori di qualsiasi particolare intenzione”.
Questa la tracklist di “Dream Box”
1. The Waves Are Not the Ocean
2. From the Mountains
3. Ole & Gard
4. Trust Your Angels
5. Never Was Love
6. I Fall in Love Too Easily
7. P.C. of Belgium
8. Morning of the Carnival
9. Clouds Can’t Change the Sky
In termini di influenza sugli altri, il repertorio di Metheny è in una categoria a sé stante. “New Chautauqua” del 1979 ha definito quasi da solo un’era di musica strumentale di chitarra acustica, che ha poi generato numerosi imitatori. “Zero Tolerance For Silence” ha spinto ancora una volta i confini di come fare musica, ed è stato una sorta di accompagnamento al disco vincitore di Grammy “Secret Story. The Orchestrion Project”, per il quale Metheny scrisse la musica e costruì una serie di strumenti controllati dalla sua chitarra, registrando i risultati sia in studio che in concerto dal vivo. È stato qualcosa di così innovativo nella concezione e nell’esecuzione, che anche dopo più di dieci anni, continua a distinguersi da ciò che qualsiasi altro artista solista potrebbe mai ottenere da solo sul palco.
Oltre a questi progetti, Pat Metheny ha intrapreso anche un altro percorso, rappresentato da due album solisti di chitarra baritona, vincitori di 2 Grammy consecutivi, “One Quiet Night” e “What’s It All About”: i predecessori di “Dream Box”. Non solo brillano come registrazioni di pura chitarra solista, ma presentano per la prima volta un sistema di accordatura completamente nuovo che ha permesso a Metheny di creare un range di suoni quasi orchestrale, spaziando dal basso al soprano, con una semplice chitarra a 6 corde.