Sabato 23 Marzo presentazione del progetto per la casa di semiautonomia per donne vittime di violenza. Il vicepresidente Alberto Bergodi: “sinergie importanti a vantaggio del patrimonio dell’ente e dell’impegno sociale sul territorio”
Sostegno alle donne vittime di violenza e valorizzazione di un patrimonio collettivo. Con questi intenti prende il via a Bracciano l’importante progetto Collina dei Venti per la realizzazione di una casa di semiautonomia per donne vittime di violenza.
Il progetto verrà illustrato alla cittadinanza e alla stampa il 23 marzo alle 10.30 a Bracciano in un incontro, patrocinato dal Comune di Bracciano, presso la sala dell’archivio storico comunale in piazza Mazzini 5.
Un risultato che si deve alla collaborazione tra Università Agraria di Bracciano e la Fondazione Paola Decini. L’area ed i fabbricati già destinati alla comunità di recupero per tossicodipendenti Punto Linea Verde, rimasti per qualche tempo inutilizzati, diventano gli spazi presso i quali le donne vittime di violenza potranno ritrovare una propria tranquillità e guardare a prospettive di futuro.
La gestione è affidata al Consorzio “Collina dei Venti” che include tra i partner l’Università Agraria di Bracciano alla quale viene affidato un ruolo di supervisione volto a verificare la coerenza del progetto accolto e la compatibilità con gli scopi dell’ente.
Oltre al recupero dei 14 fabbricati presenti, è prevista la realizzazione di attività agricole e di una fattoria sociale con scopi anche educativi. La struttura ospiterà anche una scuola dei mestieri dedicata alla formazione di artigiani guardando alle nuove tecnologie produttive e si propone come spazio di incontro e per la organizzazione di attività culturali. A valorizzare ulteriormente gli spazi anche la realizzazione di sentieri e percorsi attrezzati. L’intervento previsto è di oltre 1.500.000 euro.
“Per noi sabato – commenta Alberto Bergodi, vicepresidente dell’Università Agraria di Bracciano – è una giornata importante. Parte infatti un progetto al quale crediamo molto che andrà a valorizzare il patrimonio del nostro ente mettendo in campo iniziative di sostegno alle donne vittime di violenza. Sarà – dice ancora Bergodi – una struttura aperta al territorio, inclusiva ed innovativa. Dopo molto impegno si avvia il recupero di spazi importanti a conferma della strategia di valorizzazione del patrimonio collettivo da noi portata avanti, come è avvenuto per la nuova sede della polizia provinciale inaugurata ed operativa da qualche settimana presso un nostro edificio completamente ristrutturato che si trova nel piazzale dell’Università Agraria. L’impegno ci ripaga dei molti sforzi fatti. Abbiamo messo in campo – conclude Bergodi – sinergie importanti a vantaggio del patrimonio dell’ente e dell’impegno sociale sul territorio”.
L’incontro si conclude con un rinfresco inaugurale presso la struttura interessata in località Torara in via della Macchia.