Due le liste in lizza. Si sfidano Antonio Latini e Enrico Palazzini.
Università Agraria al voto a Bracciano per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Due le liste in campo. Si vota in due giornate: domenica 9 febbraio dalle ore 8 alle 22 e lunedì febbraio dalle ore 7 alle ore 15 presso il seggio allestito nella sede in via Sant’Antonio 23. Sfida diretta tra i due candidati alla presidenza Antonio Latini per la lista 1 e Enrico Palazzini per la lista 2. Concorrono alla carica di consigliere nella lista 1 Michele Botta, Carmine Fallarino, Alfredo Paoloni, Roberto Pennacchini, Sabrina Silla, Marco Teodori, Nicola Zalabra. I candidati in corsa per la lista 2 sono Sara Cecchi, Giorgio Dolcini, Pierdomenico Marcucci, Francesca Romana Picotti, Stefano Subiaco. Possono partecipare al voto gli iscritti.
Alta la valenza per il territorio di un ente che gestisce le cosiddette terre di dominio collettivo ovvero quelle dove vigono i diritti di uso civico, retaggio di un’economia feudale atta a garantire una sussistenza alla popolazione. Ad oggi le università agrarie operano per la tutela e la valorizzazione del patrimonio collettivo, terre, che a Bracciano restano molto vaste. A Bracciano le elezioni delle Università Agraria sono molto sentite anche se coinvolgono maggiormente la popolazione che risiede nella cittadina di Bracciano da lungo tempo. All’interno del patrimonio dell’Università Agraria di Bracciano ricadono tra le altre i terreni della ex discarica di Cupinoro di recente bonifica, i terreni riammessi in parte a pascolo del cosiddetto Quarto Militare già poligono di tiro della locale Scuola di Artiglieria. Ampio anche il patrimonio boschivo. Ampie, a norma del nuovo statuto adottato di recente le competenze spettanti al presidente tra le quali le prese di posizione pubbliche che interessano l’Università ed emette le relative dichiarazioni, la promozione di procedimenti disciplinari nei confronti del personale dipendente. Può inoltre disporre indagini e verifiche in ogni campo di attività dell’Università di promuovere azioni in sede giurisdizionale e di resistere alle stesse, previa deliberazione conforme al Comitato Esecutivo, il quale, peraltro, può anche ratificare ex post l’operato del Presidente al riguardo. Conferisce incarichi a contratto e ricevere le interrogazioni e le mozioni da sottoporre al Consiglio.