Non ce l’ha fatta stasera la chiesa di Montevirginio a contenere le tante persone accorse per manifestare il loro dolore per la scomparsa di Giulia Gargano, la cui vita è stata stroncata a 15 anni da un sorpasso azzardato sulla via Braccianese nel tratto di Manziana. In moltissimi, stasera, erano fuori perché la chiesa era gremita.
Da Manziana soprattutto ma non solo, si sono ritrovate a Montevirginio famiglie di tutti i dintorni perché il dolore è grande. Come grande è la preoccupazione per tutti i “figli di Manziana” che su quella strada killer – la Braccianese – ci passano ogni giorno a piedi e in automobile.
Grazie alla sensibilità della famiglia che ha acconsentito all’espianto degli organi, Giulia dichiarata morta cerebralmente ieri in qualche modo vivrà ancora. Manziana però non la dimenticherà e già si annunciano per le prossime settimane nuove eclatanti iniziative per reclamare, dopo l’ennesimo incidente, una Braccianese più sicura.
Tutta da giocare la partita delle responsabilità del gravissimo scontro avvenuto sotto gli occhi di numerosi testimoni mentre il fidanzatino sedicenne di Giulia resta ancora ricoverato al Gemelli.
Ma questi sono i giorni del dolore. Sui social si invita a mostrare un nastro bianco su finestre, cancelli e portoni quale segno di dolore e purezza per ricordare l'”angioletto”.